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Asse 2 Miglioramento dell'Ambiente
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Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale |
L’obiettivo dell’Asse 2 è valorizzare l’ambiente e lo spazio naturale sostenendo la gestione del
territorio attraverso interventi volti a promuovere la tutela e/o la conservazione del paesaggio
agro-forestale, l’equilibrio territoriale, la diffusione di pratiche agricole e forestali sostenibili,
nonché le iniziative ambientali ed economiche che procurano benefici alle comunità rurali.
Dall’analisi relativa al secondo Asse risulta che il territorio della regione siciliana è
caratterizzato da una elevata variabilità ambientale legata alla presenza di aree svantaggiate
(comprese quelle di montagna e quelle con svantaggi specifici), aree protette e Rete Natura 2000,
aree ad agricoltura estensiva ed aree agricole ad elevata valenza naturale.
Da questa variabilità discendono numerosi punti di forza (elevata biodiversità, buona qualità
delle risorse idriche, presenza di territori ad elevato valore paesaggistico, ecc.) ma anche di
debolezza (alta incidenza di incendi boschivi e territori a rischio di dissesto idrogeologico,
degrado ambientale e paesaggistico, tendenza all’abbandono delle attività agricole nelle
zone svantaggiate).
I principali fabbisogni emersi per l’Asse 2 sono riportati nella seguente scheda:
Asse II Fabbisogni di intervento |
Conservazione della biodiversità.
- Tutela e diffusione di sistemi agroforestali ad alto valore naturalistico.
- Incentivazione di azioni mirate alla conservazione e diffusione di germoplasma,
sia vegetale che animale.
- Mantenimento delle attività agricole e zootecniche tradizionali nelle zone svantaggiate.
- Sviluppo di sistemi agricoli e forestali a carattere multifunzionale
(agricoltura sostenibile, valorizzazione delle risorse naturali e ambientali ai fini ricreativi)
- Incentivazione delle iniziative ambientali/economiche che coniugano il miglioramento
ambientale alla diversificazione delle attività agricole e forestali.
- Diffusione di pratiche agricole e forestali sostenibili finalizzate a preservare ed a
migliorare le risorse naturali (acqua, suolo, biodiversità).
- Incoraggiamento degli agricoltori ad adottare standard elevati per il benessere degli animali.
- Lotta alla desertificazione e prevenzione dei fenomeni di degrado.
- Tutela delle risorse idriche.
- Incremento della superficie boscata.
- Difesa dagli incendi e dalle calamità naturali.
- Ripristino del soprassuolo boschivo danneggiato da incendi o disastri naturali.
- Mitigazione dell’effetto serra e contrasto al cambiamento climatico. |
Per rispondere all’obiettivo dell’Asse, in funzione dell’analisi
SWOT
e dei fabbisogni e in linea con le corrispondenti priorità nazionali, sono state individuate
le priorità regionali:
Obiettivi prioritari PSN |
Priorità PSR |
Conservazione della biodiversità e tutela e diffusione di sistemi agro-forestali ad alto valore naturalistico |
Conservazione della biodiversità e tutela e diffusione di sistemi agroforestali ad alto valore naturalistico |
Tutela del territorio |
Tutela e gestione sostenibile del territorio Tutela della risorsa suolo |
Tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche superficiali e profonde |
Tutela delle risorse idriche |
Riduzione dei gas serra |
Aumento della produzione di biomassa e diffusione di pratiche/attività per la riduzione dei gas serra |
Di seguito sono descritte le motivazioni che giustificano la scelta delle misure che concorrono
alle priorità regionali individuate per l’Asse 2.
-- Conservazione della biodiversità e tutela e diffusione di sistemi agro-forestali
ad alto valore naturalistico
L'esigenza di salvaguardare la biodiversità è un obiettivo trasversale che caratterizzerà tutti
gli interventi programmati dalla Regione.
Come si evince dall’analisi, la Sicilia rappresenta un centro di origine e diversificazione
biologica di grande interesse, sia per l’estrema eterogeneità degli ecosistemi, delle specie,
delle varietà e delle popolazioni presenti, sia per la notevole presenza di aree protette
ed ambienti ad elevato valore naturalistico.
Nel contempo, tuttavia, va evidenziato che sulla biodiversità e sul mantenimento di sistemi
agro-forestali ad alto valore naturalistico incidono negativamente, da un lato lo sviluppo
dell’urbanizzazione e l’intensificazione delle attività agricole, che riguardano in particolar modo le
fasce costiere e/o pianeggianti, dall’altro la progressiva tendenza all’abbandono
delle attività agricole e zootecniche nelle zone svantaggiate, causata dai maggiori costi di
produzione e prezzi non remunerativi per gli agricoltori.
Altri fattori che pregiudicano lo stato di biodiversità sono rappresentati dal crescente rischio
di estinzione o di abbandono di alcune specie e razze animali, dall’eventuale introduzione di
OGM nonché dall’elevata incidenza
di incendi.
Pertanto, sulla base delle sopra esposte considerazioni, la salvaguardia della biodiversità
naturale, agraria e forestale costituisce una priorità regionale che potrà essere conseguita
attraverso azioni volte alla tutela di quei territori caratterizzati da un’alta
concentrazione di specie endemiche con grande potenziale di rigenerazione ecologica e
che presentano segni di degrado con progressiva perdita di habitat.
Sulla base di appositi studi realizzati in sede di valutazione intermedia del
PSR Sicilia 2000/2006, risulta che la
misura F “Agroambiente” ha contribuito alla salvaguardia-ripristino della biodiversità e
dei valori paesaggistici degli ambienti agricoli, determinando inoltre una riduzione
significativa delle “pressioni” agricole su risorse naturali quali l’acqua e il suolo.
L’incidenza sulla SAU regionale delle
superfici dove si praticano forme di agricoltura a basso impatto ambientale colloca la
Sicilia ad uno dei primi posti in Italia.
Nella nuova programmazione la Regione intende proseguire nel sostegno agli agricoltori che
contribuiscono alla conservazione della biodiversità e in generale alla gestione
sostenibile del territorio, attraverso l’introduzione o il mantenimento di metodi
di produzione compatibili con l’esigenza di tutela e miglioramento dell’ambiente,
nonché di salvaguardia del paesaggio, che consentono tra l’altro l’ottenimento di prodotti
che danno maggiori garanzie di salubrità, rispondendo così alla richiesta di fasce
sempre più ampie di consumatori.
Inoltre saranno realizzate azioni volte alla conservazione del germoplasma vegetale ed animale
che, affermatosi nell’evoluzione naturale in relazione all’ambiente siciliano, costituisce la
base biologica su cui poter costruire percorsi di sviluppo agricolo e silvicolo sostenibile
e multifunzionale.
Nell’ambito degli interventi di riforestazione particolare cura sarà dedicata alla scelta delle
specie al fine di mantenere i boschi non solo dal punto di vista strutturale ma anche
nei confronti della diversità genetica.
A tale scopo andrà privilegiato l’utilizzo delle specie autoctone e,
ove possibile, locali, in modo da garantire la diversificazione floristica e
preservare la naturale diversità delle specie e degli habitat.
Gli interventi da attuare in tale direzione sono:
· la diversificazione della struttura/composizione del bosco e l’eradicazione di specie alloctone;
· la rinaturalizzazione in aree la cui naturalità è stata perduta o è stata fortemente
compromessa a causa di errati interventi antropici (urbanizzazione, incendi boschivi,
disboscamenti ecc.);
· l’integrazione delle attività di afforestazione e agroforestazione con le previsioni della
Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE), con riferimento alla creazione di fasce tampone
arborate per il controllo dell’inquinamento diffuso ed alla creazione
di aree di espansione di fiumi.
Ai fini del raggiungimento della priorità della “Conservazione della biodiversità e
tutela e diffusione di sistemi agroforestali ad alto valore naturalistico” la
Regione attiverà le misure 214 e 216, 221, 222, 223, 226 e 227.
-- Tutela e gestione sostenibile del territorio
Al fine di assicurare la salvaguardia dei territori ad elevato valore paesaggistico per la presenza
di sistemi agricoli e forestali tradizionali e sistemazioni tipiche del paesaggio siciliano,
è necessario garantire la presenza di comunità rurali vitali nello svolgimento delle attività agricole
e zootecniche.
Garantire il prosieguo di queste attività significa oltre tutto salvaguardare anche i
livelli di occupazione esistente in quei territori in cui, a causa di condizioni di
isolamento fisico e marginalità economica, risulta difficile avviare attività economiche alternative.
Tale esigenza si coniuga, peraltro, con quella della salvaguardia dagli incendi che, come
evidenziato dall’analisi, rappresentano ogni anno tra le principali cause perturbative
degli equilibri ambientali.
Infine, occorre ricordare che alla salvaguardia dei sistemi agroforestali ad alto
valore naturalistico in termini ecologici (potenziamento della biodiversità, tutela del suolo,
consolidamento della funzione protettiva delle foreste, ecc.) è correlata anche la
possibilità di sviluppare iniziative ambientali/economiche che coniugano il miglioramento
ambientale alla diversificazione economica.
Il patrimonio silvicolo e forestale rappresenta una notevole risorsa sia in termini produttivi
che per gli aspetti legati alla protezione dell’ambiente.
In questa ottica, tutte le azioni che si intendono intraprendere sono finalizzate a
salvaguardare e sostenere la funzione multifunzionale delle foreste, in particolare
attraverso la lotta e la prevenzione dei rischi ambientali e la conservazione e
miglioramento dei sistemi forestali ad alta valenza naturalistica ed ambientale.
Il PSR contribuirà a questa priorità attraverso
le misure 211 e 212, 214 e 216, 221, 222, 223, 226 e 227.
-- Tutela della risorsa suolo
Il suolo gioca un ruolo fondamentale nella regimazione dei deflussi idrici e nella conformazione del
paesaggio.
Inoltre, le caratteristiche del suolo sono un elemento fondamentale per la
produzione di prodotti legati al territorio e dunque anche per la competitività del sistema agricolo,
agroalimentare e forestale siciliano.
A causa del clima e delle caratteristiche morfologiche e podologiche dei suoli regionali, la risorsa
è caratterizzata da una più o meno accentuata vulnerabilità ai processi di degrado (erosione,
diminuzione della sostanza organica, salinizzazione, compattazione e contaminazione locale e diffusa)
che in ambiente mediterraneo favoriscono la desertificazione.
In particolare, si assiste ad un importante e diffuso processo di erosione idrica sia superficiale che
profonda, ancor più evidente nelle zone a morfologia montana e collinare dove si osserva la
presenza di una copertura vegetale discontinua e di forme di utilizzazione agricola
sfavorevoli (ad esempio la monocoltura e la monosuccessione del grano o il vigneto impiantato
secondo le linee di massima pendenza).
Inoltre l’analisi ha censito 155 comuni siciliani il cui territorio è soggetto a un rischio
idrogeologico classificato come “elevato” e “molto elevato”.
Altri fenomeni, quali la salinità indotta dall’irrigazione, la diminuzione di sostanza organica,
l’inquinamento derivante dalle attività agricole e agroindustriali e gli incendi, possono incidere
negativamente sullo stato di conservazione dei suoli regionali.
L’entità di questi fenomeni e di questi rischi impongono alla Regione la pianificazione di
specifiche azioni volte alla tutela della risorsa suolo, anche attraverso il Programma
operativo FESR 2007-13.
Ai fini della priorità regionale “Tutela della risorsa suolo”, inoltre, è ritenuto strategico
il contributo dei sistemi silvicoli e forestali, per i quali la Regione intende:
· aumentare le superfici interessate (sia private che demaniali);
· mantenere, conservare e sviluppare le funzioni protettive dei boschi;
· realizzare azioni di contrasto e prevenzione dei rischi ambientali ed in particolare la difesa
dei boschi dagli incendi;
· ricostituire il soprassuolo boschivo danneggiato da disastri naturali e da incendi.
Le misure del PSR che potranno contribuire
alla conservazione e alla difesa del suolo saranno le misure 211
e 212, 214 e 216, 221, 222, 223, 226 e 227.
-- Tutela delle risorse idriche
Dall’analisi è emerso che nella regione l’impiego agricolo di elementi chimici, in termini di azoto,
anidride fosforica ed ossido di potassio è piuttosto contenuto sia rispetto all’Italia che
rispetto alle regioni meridionali.
Il PSR intende favorire la tutela delle
acque superficiali e sotterranee nelle aree sensibili individuate dal Piano Regionale
di Tutela delle Acque, nonché in quelle vulnerabili ai nitrati ed ai prodotti fitosanitari.
A tale scopo è prevista l’incentivazione di fasce di vegetazione arbustiva e/o arborea
lungo i corsi d’acqua per il controllo dell’inquinamento diffuso, e e l’integrazione
nelle pratiche agricole e nelle attività di afforestazione e agroforestazione della Direttiva
Quadro sulle Acque (2000/60/CE).
Dal punto di vista della tutela quantitativa della risorsa, tenuto conto che le pratiche agricole
hanno influenza sulle acque anche in relazione al livello di impiego irriguo, al periodo ed
alle modalità di utilizzo, si ritiene necessario sostenere l’utilizzo di tecniche funzionali a
questo obiettivo e la diffusione di quelle pratiche agricole e forestali che migliorano la
capacità di invaso dell’acqua nel terreno.
Per il raggiungimento della priorità “Tutela delle risorse idriche” il
PSR prevede di intervenire attraverso le
misure 214 e 216, 221, 222, 223, 226 e 227.
-- Aumento della produzione di biomassa e diffusione di pratiche/attività
per la riduzione dei gas serra
Le minacce rappresentate dal cambiamento climatico, dall’effetto serra e dalla riduzione della
piovosità media annua, insieme ai rischi ambientali legati all’aumento delle aree a rischio
di desertificazione, costituiscono ragioni incentivanti all’implementazione di azioni funzionali
alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla massimizzazione dei “sink” di carbonio
nelle foreste e nei suoli agricoli, nonché soluzioni alternative all’uso delle fonti
energetiche convenzionali.
Dall’analisi sono emerse le grandi potenzialità esistenti per il sistema agricolo e
forestale nell’espansione della produzione regionale di biomasse e di biocombustibili.
Tuttavia, si ritiene che la gran parte del potenziale siciliano di “bioenergia ecocompatibile”
sia ancora da sviluppare e che, anche in relazione agli impegni derivanti dal rispetto del
Protocollo di Kyoto, sarebbe opportuno incentivare l’introduzione di sistemi colturali
finalizzati oltre a ridurre l’impatto delle attività dell agricola sull’agroecosistema e
al miglioramento della struttura del suolo anche all’adozione di colture no food a scopi energetici.
Questo in un’ottica comunque rispettosa dell’ambiente e in particolare in condizioni che
non mettono a rischio la biodiversità.
La Regione infatti intende sostenere quelle azioni ritenute non generatrici di pressioni
sull’ambiente superiori a quelle previste in assenza di intervento.
Questo aspetto è stato preso in considerazione anche nella scelta di incoraggiare l’adozione
di rotazioni con colture proteaginose ad uso alimentare e/o no food.
Tali sistemi di avvicendamento consentono infatti di ridurre la pressione sull’ambiente
da parte delle pratiche agricole, in special modo quando le colture annuali dei seminativi
tradizionali vengono poste in rotazione con altre specie endemiche sia poliennali
che annuali che gestiti con opportune modalità di gestione del suolo.
Al fine della mitigazione dei cambiamenti climatici, inoltre, si ritiene necessario favorire la
riduzione di emissioni di gas nell’atmosfera, in particolare di metano e protossido
d’azoto (i due gas serra più importanti assieme all’anidride carbonica), attraverso la diffusione
di pratiche agronomiche e di allevamento ad hoc.
Si prevede di poter migliorare l’efficacia di queste pratiche anche grazie alle azioni finalizzate
all’igiene e benessere degli animali e all’ammodernamento aziendale (ad esempio nel caso dei
ricoveri zootecnici, dello stoccaggio dei reflui zootecnici e della realizzazione di piccoli
impianti di produzione di biogas).
Inoltre, la Regione intende intervenire sulla risurrezione dei gas serra e sulla massimizzazione
dei sink di carbonio nei terreni agricoli e nei terreni forestali (attraverso l’ampliamento
della superficie boscata regionale).
Le misure che concorrono a questa priorità sono 214 e 216, 221, 222, 223, 226 e 227.
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