Poco conosciuto rispetto ad altri bacini, il laghetto Gorgo è un paradiso di ornitologia,
un museo vivente all'aperto, per gli studiosi e per chiunque abbia voglia di osservare
la natura incontaminata.
Nato come bacino artificiale, infatti, ha rapidamente assunto il ruolo e la configurazione di
un luogo di transito ideale per gli uccelli migratori fra l'Africa e l'Europa.
Situato nella Sicilia meridionale, tra Agrigento e Sciacca, il laghetto ricade per intero
nel territorio comunale di Montallegro, in prossimità del mare.
Partendo da Agrigento è necessario procedere in direzione di Sciacca fino al paese di Montallegro.
Proseguendo sulla strada statale, dopo circa due chilometri, si incontra il Laghetto Gorgo.
Il Laghetto Gorgo di Montallegro è di proprietà dell'Esa (Ente Sviluppo Agricolo) ed è stato
affidato in gestione alla Lipu che ne ha fatto un’oasi, una delle prime aree protette
attrezzata per la fruizione e la visita guidata.
All’interno, infatti, è possibile seguire un sentiero che percorre gran parte del
perimetro del lago e si conclude con un capanno di osservazione mascherato di cannucce,
da dove poter osservare gli uccelli limitando il disturbo.
L'oasi del lago di Montallegro si estende per una superficie totale di 500.000 mtq
ed è un importante punto di sosta e di nidificazione per numerosi uccelli migratori e
passeriformi come l'Usignolo di Fiume ed altre specie come il già citato e raro Airone Rosso
e la rara Tartaruga Palustre europea, il
Mignattaio,
lo Svasso Maggiore ed il Cormorano.
La Flora
L'oasi non offre una ricca vegetazione, quindi diventa una vera attrazione soprattutto per
gli amanti di birdwatching. Il bacino artificiale, infatti, è in una fase di rinaturalizzazione
e comprende diverse tipologie ambientali: dalle acque basse e fangose con piccoli e
densi canneti, fino alle acque fonde e alla vegetazione ripariale che si espande lungo
le sponde del laghetto.
La Fauna
Il simbolo del Lago Gorgo è certamente la Tartaruga Palustre, un raro rettile siciliano
che qui non è difficile da incontrare mentre prende il sole sulle sponde del lago,
proprio perché in quest’oasi vive una popolazione stabile e numerosa di questa specie.
Seppur di origine artificiale, quest’oasi ha sempre richiamato una moltitudine variegata di
animali e insetti tra cui spiccano, specialmente nei mesi estivi, farfalle e libellule.
Tra le biodiversità merita particolare menzione l’avifauna. Le acque profonde del lago,
quelle centrali, sono frequentate da gruppi di Cormorani e Svassi Maggiori e, durante
il periodo di migrazione, anche da Moriglioni e Morette.
Vicino alle sponde, specialmente nei mesi invernali, è possibile incontrare diversi tipi
di Airone e, in particolare, l’Airone Cinerino, ma anche la Garzetta, la Nitticora
e molte anatre come la Marzaiola, il
Mestolone, la Canapiglia, il Codone e il Fischione.
Non di rado si incontrano anche diversi limicoli come il Piro Piro Piccolo, il Chiurlo,
il
Beccaccino e il Combattente, la Pantana, l’Albastrello e il Piovanello Pancianera.
Tra la vegetazione palustre, infine, si possono scorgere i nidi del Tuffetto, della Folaga
e del Cannaiolo, mentre nei boschi limitrofi di Salice e Tamerice nidificano moltissime
specie di passeriformi.
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