L’invaso è stato realizzato negli anni Ottanta dall’amministrazione forestale regionale.
E’ incastonato nella centenaria faggeta (Fagus sylvatica) di Sollazzo Verde,
alle spalle di Monte Soro.
Rappresenta uno dei principali punti di visita del Parco dei Nebrodi, lungo il percorso
della dorsale costantemente battutto dai turisti.
La Flora
Oltre alla tipica vegetazione xerofila è possibile apprezzare numerose graminacee (covetta,
loglio, erba mazzolina e la fienarola), leguminose (trifoglio e cicerchia) e
composite (pratolina, costolina levigata).
Tra le specie endemiche anche il Cardo di Valdemone.
La Fauna
Il lago è il ritrovo ideale dell’avifauna migratoria e stanziale.
Infatti, proprio in questi luoghi non è difficile avvistare la Folaga (Fulica atra),
la Ballerina gialla (Motacilla cinerea), il
Cavaliere d'Italia
(Himantopus himantopus),
Il Tuffetto (Podiceps ruficollis), l'Airone cinerino (Ardea cinerea) o il Germano reale
(Anas plathyrhynchos).
Le zone umide costituiscono habitat naturale per alcune specie stanziali di uccelli come il
Martin pescatore (Alcedo atthis) ed in particolare il Merlo acquaiolo (Cinclus cinclus).
Quest’ultimo, scomparso da buona parte dell’isola, è presente ancora nei Nebrodi con
una discreta popolazione.
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