• Speciale "LAGHI DI SICILIA"
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C'è una Sicilia che pochi conoscono, lontana dalle spiagge assolate e dai centri affollati
del turismo mordi e fuggi. E' una Sicilia nascosta, fatta di sentieri e boschi, di laghi e bacini,
scrigni preziosi di biodiversità.
Bacini naturali o artificiali, intorno ai quali si è sviluppato un sistema unico,
che conferma ancora una volta la specialità siciliana nel panorama europeo.
Partendo da un dato di svantaggio, e cioè la scarsità idrica siciliana, le politiche
regionali del secondo dopoguerra hanno avviato, attraverso significative esperienze di
gestione ed il coraggioso impegno delle nostre braccia (e purtroppo a volte anche
sacrificio umano), un'opera di costruzione di dighe ed invasi per l'agricoltura ed
il fabbisogno della popolazione. Ecco perchè, fatto salvo per il lago di Pergusa,
in Sicilia non esistono laghi naturali.
Alcuni decenni fa è stato bonificato il lago di Lentini, riportato successivamente alla
vita negli anni ‘70.
La costruzione di dighe, necessarie all’emergenza idrica dell’isola, ha creato alcuni
grandi invasi, come il lago dell'Ancipa e il lago Pozzillo che vanta essere il
maggiore della Sicilia.
È celebre il lago di Pergusa, noto per gli antichissimi miti e leggende che lo riguardano e
per la fauna e per la flora che lo circonda. Il lago è ormai a rischio di prosciugamento a
causa del costante prelievo di acqua, non avendo immissari.
Vanno ricordati anche il lago Arancio, il lago di Piana degli Albanesi,
il lago di Ogliastro, i laghetti di Marinello e, ancora, il lago Sfondato.
Ma di laghi in Sicilia ne sono presenti in tutte le province, se ne contano più di 35,
grandi o piccoli, situati ad alta quota o sul livello del mare, e tutti sono ricchi di flora
e fauna di notevole valore.
I bacini lacustri collocati al di sopra del limite della vegetazione arborea sono ambienti scarsamente
conosciuti e ospitano spesso organismi interessanti. Sono per lo più piccoli,
non molto profondi, e caratterizzati da una rete trofica relativamente semplice.
La Flora
Come la fauna, la flora lacustre presenta raggruppamenti di organismi vegetali diversi a seconda
della costituzione delle acque, dalla loro temperatura, dalla costituzione geologica del lago
e dalla sua profondità, oltre che dalla posizione geografica.
La vegetazione macrofitica è costituita principalmente da Fanerogame, Pteridofite, Briofite
e Coloficee.
La Fauna
La fauna lacustre comprende abitatori sedentari, ospiti di passaggio, periodici o occasionali
e, talvolta, intrusi.
Il lago conduce uno stato di equilibrio biologico tra i diversi gruppi conviventi in società
e popolazioni stabilite nelle varie regioni del lago.
Questo equilibrio mantiene quasi immutata l’intera fauna lacustre fino a quando non è
turbato o dall’invasione di intrusi o da un cambiamento di regime delle acque o
dall’opera dell’uomo, come ad esempio l’inquinamento.
Purtroppo i pesci lacustri richiamano la maggiore attenzione più per il reddito che
possono produrre che per l’importanza biologica che hanno all’interno della catena alimentare.
In alcuni laghi possono costituire elementi redditizi anche gli uccelli sedentari o di passo,
certi molluschi e crostacei.
Ma è bene ricordare che questi elementi lacustri, che fanno grande la biodiversità dei
laghi, non potrebbero vivere e moltiplicarsi se mancassero nelle acque altri minuscoli esseri.
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