Prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle riserve siciliane in compagnia dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente.
Area di elevato interesse naturalistico, di notevole valore geologico, il comprensorio siracusano alterna fascia costiera
e pregevoli zone dell'entroterra scandite da vallate, cave e torrenti, grotte e coste.
Riserva naturale Cavagrande del Cassibile
Come Cavagrande del Cassibile, tra Noto, Avola e Siracusa, complesso di rocce di tenero calcare, situate nel basso altipiano
ibleo scavate dal fiume Cassibile, che per azione di erosione hanno formato nel tempo delle vallate scoscese chiamate "cave".
Cava Grande attraversata dal fiume Cassibile. Lunga 10 Km e profonda 250 metri, fu in epoca paleolitica sede di insediamenti abitati.
Riserva naturale affidata da quasi 25 anni all'Azienda Foreste, si estende per tremila ettari, boscati da platano orientale,
ma anche salici, lecci, pioppi e frassini.
Le acque sono popolate dal granchio di fiume, dall'anguilla ed dalla biscia, ma soprattutto trota macrostigma, la trota autoctona
della nostra isola, caratterizzata da punteggiatura nera su fondo argenteo nei fianchi.
Per le visite:
Azienda Foreste, Uff. provinciale di Siracusa
Via S. Giovanni alle Catacombe, n. 7
96100 - Siracusa
Tel: 0931/462452-53-54
Riserva naturale di Pantalica
Pantalica, anch'essa affidata al lavoro pregevole dell'Azienda Foreste, tra Sortino, Ferla, Cassaro, Buscemi, Palazzolo Acreide,
abbraccia la Valle dell'Anapo ed il torrente Cavagrande, dove vive ancora la trota fario, dal dorso costellato di punti bianchi,
rossi e neri, ma anche la rara ed autoctono macrostigma, la trota siciliana, presente in altre pochissime stazioni in Sicilia
e che qui si può nutrire di gamberetti di fiume.
In questa riserva troviamo il raro colubro di Riccioli, un serpente noto nelle campagne dell'isola, le testuggini terrestri,
l'aquila del Bonelli, l'upupa, gatti selvatici e martore. Sempre all'interno della Riserva, a Palazzolo Acreide, un insieme
di 5000 tombe scavate nella roccia carsica solcata da un torrente dal 1997 è stato posto sotto tutela naturalistica
e paesaggistica: è il sistema di tombe di Pantalica, meta di turismo internazionale.
Per le visite:
Azienda Foreste, Uff. provinciale di Siracusa
Via S. Giovanni alle Catacombe, n. 7
96100 - Siracusa
Tel: 0931/462452-53-54
Riserva Naturale Orientata Vendicari
Stazione in cui turismo, ricerca scientifico-culturale e natura camminano a braccetto,
Vendicari ha attratto gli studiosi per la biodoversità tra costa rocciosa, costa sabbiosa, macchia mediterranea, pantani
(salmastri e d'acqua dolce), saline, garighe e aree coltivate.
La Riserva, inaugurata nel 2004 dall'Azienda Foreste che ne cura la gestione, è composta da cinque pantani, meta abituale
di aironi e fenicotteri rosa, cigni e spatole, il fratino, le gallinelle d’acqua, i porciglioni, le cannaiole, e qualche
esemplare di tuffetto.
Vi cresce una stazione spontanea di efedra fragile, che si trova solo in Sicilia, Sardegna e Calabria, unitamente al ginepro
coccolone, in un’associazione vegetale caratteristica delle dune costiere.
Il canneto consente la nidificazione agli uccelli palustri e dà rifugio a parecchi invertebrati e microvertebrati.
Oasi ambientale d’importanza internazionale, per la presenza di luoghi di culto, catacombe e necropoli coperti dalla
vegetazione merita una visita anche per la tonnara, un edificio di cui resta visibile la ciminiera, costruita nel
Settecento ed attiva fino alla seconda guerra mondiale.
Le saline a Vendicari risalgono al ‘400: oggi ne restano tracce sul Pantano Grande.
Altra presenza umana è nella torre Bufatu, costruzione fortilizia del XVIII sec.
Informazioni all’Azienda Foreste locale
Via S. Giovanni alle Catacombe, n. 7
96100 - Siracusa
Tel: 0931/462452-53-54
Riserva Naturale Integrale Complesso speleologico Villasmundo - S. Alfio
Villasmundo - S. Alfio, istituita nel 1998 ed è affidata in gestione al CUTGANA, è uno dei sistemi carsici più importanti
dell’area iblea.
Il territorio che ospita la Riserva Naturale Integrale “Complesso speleologico Villasmundo - S. Alfio”
è formato da due piccole, profonde valli fluviali, dette cave, separate da un breve altopiano.
La grotta Villasmundo si apre alla base di una parete del torrente Cugno di Rio: lunga 2 Km, è l'unica grotta attiva dei
Monti Iblei ed è articolata in un corso d'acqua principale, nell'affluente, nel torrente del ramo di ingresso e nel
lago terminale; invece l'ingresso della grotta Alfio, immette in un sistema più piccolo.
Nella riserva sono presenti il riccio, l'istrice, la volpe, la donnola, la martora, il biacco maggiore, la rana esculenta,
il ramarro, l'endemica lucertola siciliana, il gongilo, e il raro colubro leopardino.
Anche la ricca l’avifauna presenta specie comuni insieme a specie più interessanti: la Poiana, il Gheppio e l’Aallocco.
Una rarissima pianta esclusiva degli Iblei, risalente all'era Terziaria, è l'Urtica rupestris, ed un altro raro endemismo siculo
è la Cymbalaria pubescens.
Invece nelle zone più aperte, spicca lo Spinaporci, presente in Sicilia solo negli Iblei, e i cespugli di Timo,
e un'altra endemica esclusiva degli Iblei, Calendula suffruticosa ssp. gussonei, e alcune specie di orchidee spontanee.
Informazioni:
C.U.T.G.A.N.A
Centro Universitario per la Tutela e la Gestione
degli Ambienti Naturali ed Agroecosistemi
Via Androne, 81
95124 - Catania
Tel: 095.312104
Fax: 095.7306052
E-mail: cutgana@unict.it
Web: www.cutganambiente.it
Fonte Ciane Saline
Insieme alla Riserva del Fiumefreddo, è l’unico sito dove cresce spontaneamente il papiro.
Le acque del fiume, particolarmente fredde e limpide, ospitano le ultime trote autoctone.
Le saline, a breve distanza, costituiscono il retaggio di una antica tradizione economica.
Dalla loro dismissione si è venuta costituendo una colonia di migratori che ha eletto queste lagune luogo ideale per lo svernamento.
L’itinerario naturalistico della riserva del Ciane-Saline, conduce alla fonte del fiume: in una polla d’acqua profondissima,
caratterizzata dal colore azzurro (Cyanòs) da cui il nome, e dal verde dei papiri e delle altre piante acquatiche.
Gestione:
Provincia regionale di Siracusa
Ufficio riserve
Tel: 0931/709134
Servizio Parchi e Riserve, Tel: 0931/709132
Riserva Naturale Integrale Grotta Monello
La Grotta Monello è stata dichiarata Riserva Naturale Integrale nel 1998 e affidata in gestione al CUTGANA allo scopo
di tutelare l’eccezionale sviluppo di stalattiti e stalagmiti e la ricca fauna cavernicola.
La grotta, lunga mezzo km, è importantissima per le sue strutture di concrezionamento.
La fauna è caratterizzata dalla presenza di alcuni rari invertebrati.
Tra gli Uccelli si annovera la Coturnice sicula e il Corvo imperiale, tra i Rettili a rischio di estinzione vi sono il
Colubro leopardino e la Testuggine di Hermann; tra i Mammiferi la Martora e l'istrice.
Il paesaggio è solcato da forre ove domina la vegetazione a macchia ad Euforbia e la lecceta.
Le colture più rappresentative sono oliveti, mandorleti, carrubeti e in questo contesto si trovano l’Acanto ed il
Crisantemo giallo. Sui costoni rocciosi vi è la tipica vegetazione di macchia ad Euforbia arborescente che si accompagna
all'Ogliastro, al Carrubo e all'Alaterno. Nell'imboccatura della grotta si rinviene la rarissima Urtica rupestris,
specie endemica esclusiva degli Iblei, perenne e quasi priva di peli urticanti.
Informazioni:
C.U.T.G.A.N.A
Centro Universitario per la Tutela e la Gestione
degli Ambienti Naturali ed Agroecosistemi
Via Androne, 81
95124 - Catania
Tel: 095.312104
Fax: 095.7306052
E-mail: cutgana@unict.it
Web: www.cutganambiente.it
Riserva Naturale Integrale Grotta Palombara
La Riserva Naturale Integrale “Grotta Palombara” a Melilli, affidata al CUTGANA tutela il sistema naturale intorno
una cavità carsica fossile il cui ingresso è costituito da una voragine profonda in fondo alla quale si può giungere solo
con l’uso di corde e scalette speleologiche.
Con le opportune precauzioni si può visitare la “Sala dei Vasi”, o la “Sala del Guano”, chiamata così per la presenza
cospicua di pipistrelli.
Nell’area protetta vivono la lucertola siciliana, il ramarro occidentale, il biacco maggiore, il gheppio, il falco pellegrino.
La fauna cavernicola della Grotta Palombara è ricca di specie di particolare interesse come lo pseudoscorpione Roncus siculus,
specie endemica presente anche nella Grotta Monello, i pipistrelli Vespertilio maggiore, il Miniottero e il Rinolofo.
La vegetazione dell’area protetta è assai varia: dalla macchia nei tratti più impervi e rocciosi, si passa alla gariga, a
formazioni steppiche e a formazioni annuali di praticelli.
Sulle culminazioni rocciose si rinviene una vegetazione arbustiva con Ogliastro, Alaterno, Mirto e Calicotome.
Viceversa, nei tratti poco rocciosi si rinviene una gariga a piccoli arbusti mediterranei mentre in pianura abbonda una
vegetazione steppica a graminacee cespitose.
Informazioni:
C.U.T.G.A.N.A
Centro Universitario per la Tutela e la Gestione
degli Ambienti Naturali ed Agroecosistemi
Via Androne, 81
95124 - Catania
Tel: 095.312104
Fax: 095.7306052
E-mail: cutgana@unict.it
Web: www.cutganambiente.it
Saline di Priolo
La Riserva Naturale Saline di Priolo è stata istituita con DA 807/44 del 28/12/00 ed affidata in gestione alla LIPU
(Lega Italiana Protezione Uccelli).
E’ stata istituita al fine di “tutelare il sistema dei bacini di cui è costituita la salina che ospita estesi Phragmiteti e
Salicornieti che, unitamente alla zona umida propriamente detta,
offrono particolare ricetto alla ricca avifauna migratoria e stanziale”.
Nel panorama delle aree protette siciliane, la Riserva Naturale Saline di Priolo, estesa meno di 50 ettari, riveste un ruolo anomalo
per la sua posizione al centro di uno dei più vasti poli petrolchimici europei. Questa piccola zona umida racchiude in se
diversi motivi di interesse legati sia alle ragioni di base di istituzione di una riserva naturale, la conservazione, ma
anche alla sua funzione di simbolo di rilancio per un territorio che negli ultimi cinquant’anni ha visto trasformare in
modo radicale il suo aspetto.
Saline di Priolo è una vera oasi fra le ciminiere, non da intendersi come zona felice in mezzo ad un territorio martoriato,
ma come una realtà che vuole e deve rilanciare questo territorio verso una riqualificazione ormai obbligatoria e che si può ottenere,
a volte, con un minimo impegno da parte di chi sul territorio opera.
Il principale interesse naturalistico della riserva è legato al suo ruolo come area di sosta, nidificazione e svernamento per
un elevato numero di specie di uccelli.
Ad oggi sono note, per la riserva e le aree immediatamente circostanti, 237 specie di uccelli, l’80% delle quali interamente o
parzialmente migratorie.
Nelle Saline di Priolo e Penisola Magnisi sono state osservate più della metà delle specie ornitiche della Sicilia e circa
il 40% di tutte quelle osservate ad oggi in Italia. Il dato è notevole se paragonato alla limitata estensione dell’area e alla
localizzazione nel cuore dell’area industriale. La zona umida appare vitale per migliaia di uccelli migratori che ogni anno migrano
lungo le coste della Sicilia orientale.
Le Riserve Naturali Saline di Priolo è aperta tutto l’anno ed offre al visitatore attento e rispettoso più di un motivo per
passare una piacevole ed interessante giornata all’aria aperta. Cosi natura,
storia ed incantevoli paesaggi possono accompagnarvi alla scoperta di aspetti insoliti del territorio priolese.
Come raggiungerla:
Da Catania: percorrere la SS 114/E45 in direzione Siracusa, imboccare l’uscita in direzione Priolo/Cava Sorciaro,
seguire le indicazioni per Priolo Gargallo e uscire dal paese dalla via Castel Lentini in direzione Marina di Priolo.
Seguire la strada per circa 3 km, alla rotonda girare a sinistra, al bivio Penisola Magnisi/Siracusa girare
a destra, proseguendo per un km si giunge all’ingresso principale della Riserva.
Da Siracusa: uscire da Siracusa dal viale Scala Greca in direzione Priolo Gargallo e proseguire sulla SP 55 seguendo
le indicazioni per Saline di Priolo/Penisola Magnisi/Thapsos, costeggiare il mare verso penisola Magnisi sino all’ingresso principale
della riserva che si trova dopo la centrale Enel.
Per la visita:
LIPU - R.N.O. Saline di Priolo
Via dei Castel Lentini, 143
Priolo Gargallo (SR)
Tel 0931 735026
E-mail: riserva.salinepriolo@lipu.it
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