Aree umide luogo privilegiato dei migratori, complessi boscati e rilevanti emergenze di tipo
geologico caratterizzano la seconda puntata del viaggio che SiciliaParchi compie insieme
all'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente alla scoperta delle riserve naturali della
Provincia di Caltanissetta.
Sette riserve, ognuna con caratteristiche uniche, che rendono questo viaggio estremamente interessante
non solo dal punto di vista naturalistico.
Sette gemme sulle quali è stato speso un impegno considerevole di energie, a conferma della
volontà dell'amministrazione regionale di valorizzare le aree interne dell'Isola.
Contrada Scaleri
Si parte con Contrada Scaleri e Lago Soprano, le due riserve gestite dalla
provincia regionale di Caltanissetta
Centralino
tel 0934 534111 -- 0934 584455
fax 0934.583556
Assessorato provinciale Ambiente
tel 0934 534413 -- 0934 583556
Contrada Scaleri rappresenta un'area ricca di interessanti aspetti geologici, nei pressi del
Comune di Santa Caterina Villarmosa.
Nel 1997 fu dichiarata riserva naturale dall'Assessorato regionale Territorio e Ambiente per la
presenza di collassi di gessi su impianti carsici.
I visitatori potranno osservare il fenomeno di erosione delle acque sulle rocce calcaree e
gessose ad opera delle combinate pressioni naturali.
I frammenti di roccia più comuni che si trovano all'interno della riserva sono le scannellature
di minute dimensioni, accanto a frammenti di pietra liscia ed in stato di graduale deterioramento
che rappresentano dei sistemi carsici in miniatura.
Gestione Provincia regionale di Caltanissetta
Assessorato provinciale Ambiente
tel 0934 534413
Riserva Naturale Orientata di Lago Soprano
La Riserva Naturale Orientata di Lago Soprano, nei dintorni di Serradifalco, è una depressione
carsica originata dal corso incessante delle falde che ha dato vita ad un bacino naturale poco
profondo, non più di due metri, frequentato soprattutto da uccelli stanziali.
Per le sue emergenze vegetazionali, la Società Botanica Italiana lo ha inserito tra i biotopi
di rilevante interesse vegetazionale e meritevoli di conservazione.
Come per altre aree della Sicilia, questo ecosistema ha convissuto per secoli in modo pacifico con
la presenza dell'uomo e le sue attività economiche, quali il sistema dei mulini ad acqua, di cui
oggi rimane testimonianza.
Come avevamo già osservato nella puntata precedente anche per la provincia di Agrigento, la
strategica posizione della costa sud della nostra Isola, che si affaccia sul Canale di Sicilia,
presenta una serie di ambienti umidi che ne fanno un’area ideale per gli uccelli migratori,
quali ad esempio gli aironi che svernano qui provenienti dai paesi più freddi.
Gestione Provincia regionale di Caltanissetta
Assessorato provinciale Ambiente
tel 0934 534413
Sughereta di Niscemi
La sughereta di Niscemi (anno di istituzione 1997,
affidamento all'Azienda Regionale delle Foreste), come pure il Bosco di Santo Pietro di Caltagirone,
rappresenta una testimonianza dell'antico paesaggio interno dell'Isola, caratterizzato da ampi boschi
di grandi alberi.
La Riserva nasce per tutelare le residue testimonianze di questo bosco di sughera, una quercia
sempreverde molto simile al leccio in grado di svilupparsi anche un clima secco e arido, raggiungendo
altezze elevate (fino ai 15 m!) con esemplari centenari, come ci testimonierà tra l'altro una
sughera mosaica visibile all'interno dei percorsi creati dall'Ufficio provinciale di Caltanissetta
dell'Azienda Foreste.
Insieme alle vecchie sughere, intorno alle quali l'Azienda Foreste ha realizzato anche un sentiero
studiato appositamente per i diversamente abili con tabelle leggibili in Braille, l'escursionista
trova lecci e roverelle, e gli arbusti sempreverdi tipici della macchia-foresta mediterranea.
Come abbiamo già visto nella riserva del Lago Soprano, anche a Niscemi Uomo e Natura hanno sempre
convissuto in modo pacifico fino ad un passato non troppo lontano.
Testimonianza di questa simbiosi è, in questo caso, l'attività di lavorazione del sughero a
fini artigianali e commerciali.
Tornando agli aspetti naturalistici, nella sughereta di Niscemi vive un uccello colorato, il gruccione,
un migratore che in passato ha rischiato l'estinzione a causa del bracconaggio.
Nel bosco nidificano anche piccoli silvidi, il picchio rosso maggiore e l’upupa, oltre che alcuni
rapaci come le poiane ed i gheppi.
Tracce della vetegazione tipica del paesaggio mediterraneo sono le palme nane.
PER LE VISITE:
Ufficio Provinciale Azienda Foreste di Caltanissetta
corso Vittorio Emanuele, 122
93100 Caltanissetta
tel. 0934.584488.
Distaccamento forestale di Niscemi
viale M. Gori, 20
93015 Niscemi
tel. 0933.954308
MUSEI E CENTRI VISITA
• Museo della civiltà contadina “Angelo Marsiano”
via Mazzini, n. 78
93015 - Niscemi (CL)
tel. 0933.951722 e 0922.954082
Orario: 09:00-12:00 – estivo 15:00-19:00
festivi: chiuso
• Museo didattico di Storia Naturale
Niscemi – tel. 0933.958405
• Museo Archeologico: corso Vittorio
Emanuele, n. 1, Gela
tel. 0933.912626
Visite: 09:00-13:00 e 15:00-18:00
Biviere di Gela
Il Biviere di Gela, il cui decreto istitutivo porta la data del 1997, è il più grande lago costiero
della Sicilia, zona umida d'importanza internazionale.
Rappresenta una delle principali "aree di sosta" degli uccelli migratori.
Questo giustifica tra l'altro l'affidamento alla Lega Italiana Protezione Uccelli (Lipu).
Nell'elenco dell'avifauna presente compaiono il moriglione, il fischione, la marzaiola, il mestolone,
l'airone cenerino e quello rosso, la garzetta la moretta tabaccata, il mignattaio (la cui
figura stilizzata ricorre come simbolo nel logo dell'area protetta), il mignattino, la sterna,
la cannaiola, il pendolino, la folaga, la gallinella d'acqua, il tuffetto, la pernice di mare,
il piro piro boschereccio, il culbianco, il corriere piccolo e grosso, il gambecchio, la pantana,
la pettegola, il totano moro, la pittima reale, il germano reale, la marzaiola.
Le sponde del lago ed i suoi dintorni sono frequentati da volpi, conigli, ed altri roditori minori.
L'infrastrutturazione realizzata consente una agevole fruizione da parte delle scolaresche e dei
visitatori. Da un ben attrezzato centro visite si dipartono diversi sentieri naturalistici.
Uno, in particolare, attraversa il canneto: è l'ideale per il bird watching.
La Riserva è aperta al pubblico tutto l'anno, tutti i giorni (con orario 8.30 - 13.30 e 14.30 - 17.30).
Visite guidate per gruppi o scolaresche devono essere prenotate, contattando la Lipu agli uffici
della Riserva (Tel. 0933/926051).
Per giungere alla Riserva è necessario percorrere l'autostrada A19 (Palermo-Catania), uscendo
nella strada a scorrimento veloce Caltanissetta-Gela, e arrivati a Gela prendere la strada
litoranea in direzione Ragusa seguendo le indicazioni per la Riserva.
Riserva naturale integrata del Lago Sfondato
E' invece affidata a Legambiente la riserva naturale integrata del Lago Sfondato, vicino
il capoluogo di provincia.
Questa interessante area naturalistica nasce dal collassamento del letto, avvenuto nel 1907 a
causa dello sprofondamento delle rocce calcaree sottostanti, sciolte nel tempo dall’acqua.
Ne è nato un bacino chiuso profondo dieci metri, alimentato da sorgenti di lago, intorno al quale
ritroviamo una ricca avifauna che comprende sia uccelli migratori che stanziali.
Accanto alla presenza di alcuni rapaci, come la poiana, ed il gheppio, occorre segnalare anche
la presenza della volpe.
La riserva è interessante anche per la presenza della mandragora, l'erba velenosa e afrodisiaca,
e per la crescita spontanea di oltre 20 specie di orchidee selvatiche.
Accanto agli aspetti strettamente naturalistici, vogliamo suggerire anche una escursione alla
necropoli paleocristiana di Monte Mimiani (i cui reperti sono ospitati nel Museo Archeologico
di Caltanissetta), alla Necropoli di Valle Oscura e all’ex miniera di salgemma di Trabona.
Sede Riserva
via Rosso di San Secondo, 14/A 93100 Caltanissetta
tel. 0934 564038
fax 0934 547263
lagosfondato@tiscalinet.it
Riserva Naturale Monte Capodarso e Valle dell'Imera Meridionale
La riserva naturale di Capodarso, istituita nel 1999 recependo le istanze delle forze
locali e dell'associazionismo che ne chiedevano a gran voce una azione di tutela contro
l’eccessivo sfruttamento venatorio, è stata affidata a Italia Nostra.
La superficie protetta abbraccia anche la valle dell'Imera, insieme alla quale Capodarso
costituisce un sistema ad alto valore naturalistico per la contemporanea presenza di rilevanti
elementi a carattere geologico ed ambientale.
L'area del corso fluviale ospita numerose specie di uccelli migratori, quali gli aironi.
Il monte Capodarso, in roccia calcarea, presenta una serie di grotte di grande pregio, alcune
delle quali impenetrabile regno dei pipistrelli.
L'ufficio della Riserva è a Caltanissetta
in Viale Conte Testasecca n° 44,
tel. 0934/541722
fax. 0934/542677
www.riservaimera.it
Riserva naturale Integrale di Monte Conca
Troviamo invece in territorio di Campofranco la Riserva Naturale Integrale di Monte Conca,
la prima istituita istituita in questa provincia, in quanto il decreto porta la data del 1995.
Considerato l'alto valore geologico di quest’area unica, caratterizzata da grotte e ambienti umidi,
la Regione ha affidato la gestione al Club Alpino Italiano.
Accanto ai resti di insediamenti di epoca neolitica, Monte Conca riserva ai suoi visitatori
i percorsi all'interno di alcune grotte carsiche umide (l’Inghiottitoio e la Risorgenza).
Accedendo, come sempre con tutte le tutele del caso, alle grotte, non ci sarà difficile scorgere anche
fossili di origine marina, oltre che litologie appartenenti alle serie gessoso-solfifera messiniana,
ed in particolar modo gessi, argille e calcari di base.
La Riserva è attraversata dal fiume Gallo d'Oro, che più giù si riversa nel fiume Platani.
Nasce da questo sistema fluviale la presenza di elementi faunistico-vegetazionali di tutto rilievo.
L'Azienda Foreste, d'intesa con il CAI Ente gestore, ha proceduto ad effettuare un impianto di lecci,
carrubbi, frassini e roverelle.
Per le visite ci si può rivolgere al CAI:
Riserve Naturali Sede Regionale di Palermo,
in via Roma, 443 90139
Tel. 091.322689
Fax 091.6092589
oppure alla sede nissena
di via P. Nenni, 4
Tel. 0934 933254 oppure 335 808975
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