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Parco dei Nebrodi
Dicono – a buon diritto – che i Nebrodi siano una regione a sé, che un tempo si divideva tra Nebrodi, l’area interna che scende
verso l’Etna e l’Alcantara, e le Caronie, che digradano dolcemente verso il mare proprio verso l’azzurro del Tirreno
che si orienta verso le Eolie e Tindari.
Viaggio nel verde e nell’azzurro, dunque, per le proposte del Turismo Verde dell’Assessorato Regionale al Turismo.
Tanti itinerari, che iniziamo partendo dalla Statale 116, da Randazzo, centro medievale etneo ricco di fascino, fino
all’abitato di Ucria, aggrappato su un costone a guardare Raccuja.
Tra boschi, prati e pascoli, si dipartono sentieri per la faggeta di Monte Colla, le sorgenti di Favoscuro, il lago Pisciotto,
e la Rocca di San Marco, passando per Tortorici, la città delle campane.
Gli amanti dei laghi non perdano da Randazzo, il bivio per Monte Gorgo Secco che conduce al Lago Trearie.
L’itinerario più conosciuto è la cosiddetta Dorsale, che taglia i Nebrodi da Floresta a Portella Femmina Morta tagliando Mangalaviti
e Serra del Re, il Biviere di Cesarò e il Lago Maulazzo, entrambi con aree attrezzate.
Chi non c’è mai stato non si perda le Cascate del Catafulco, altissime pareti a strapiombo.
L’escursionismo ed il birdwatching si danno sempre appuntamento ad Alcara Li Fusi raggiungibile anche dalla statale tirrenica
113, dove si trovano le Rocche del Crasto, in cui nidifica l'aquila reale.
Da Alcara, si vada a anche San Marco d'Alunzio, la Taormina del Tirreno, città di epoca greca.
Proseguendo dalla 289, si giunge a San Fratello, patria dell'omonimo cavallo, quindi a Sant'Agata Militello, sede del Parco.
Altro itinerario suggestivo è quello che da Capizzi conduce a Caronia: vi suggeriamo di fermarvi alla sorgente Nocita,
splendida area attrezzata, dove spesso pascolano allo stato brado suini neri dei Nebrodi e cavalli sanfratellani.
Infine, lungo la statale 117 da Nicosia a Santo Stefano di Calastra, attraverseremo Sella del Contrasto, con sentieri
per i monti Campanito e Sambughetti, riserva naturale ennese gestita dall’Azienda Foreste.
Più avanti il Lago Urio Quattrocchi, con sentiero verso il bosco della Tassita.
Il trekking escursionistico che parte da Maniace, è tanto incantevole quanto suggestivo: un vero e proprio sentiero delle sorgenti.
Otto quelle che si lungo 18 chilometri partendo dalla contrada Petrosino, con la Sorgente Farina, la Fanusa e la Donnavita.
Con l’Etna sullo sfondo, tra paesaggi mozzafiato, si arriva così all’Obelisco di Nelson.
Da qui la strada scende verso valle, passando prima dalla Sorgente Arcarolo e poi dalla Sorgente del Medico,
chiamata così per le leggendarie proprietà terapeutiche delle sue acque.
Nell’ultima parte dell’itinerario, prima di tornare al punto di partenza, si incontrano infine la Sorgente Sperone e
la Sorgente Valle dell’Uomo Morto.
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