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Oltre 150.000 specie di uccelli immersi nei boschi di faggio
La Fauna
Non è un caso che la parola Nebrodi provenga dal greco “Nebros” (Cerbiatto – Cervus elaphus).
Un tempo proprio questa zona era il regno di questi erbivori, ma anche dei Daini
(Dama dama), dei Caprioli (Capreolus capreolus).
A causa del bracconaggio e del progressivo impoverimento della fauna, nel corso del XIX
secolo si è registrata l’estinzione di alcune importanti specie come il Cervo, il Daino,
il Lupo (Canis lupus), il Capriolo ed il Gufo reale (Bubo bubo), mentre l’estinzione
degli ultimi esemplari di Grifone è databile intorno ai primi anni ’60, che è stato
reinserito ultimamente.
Oggi il Parco ospita numerosi piccoli mammiferi tra cui l’Istrice, il Gatto selvatico,
la Martona, il Ghiro, il Moscardino e il Quercino, ma anche numerosi rettili e anfibi tra cui la
Testuggine e la Testuggine palustre, il Discoglosso e la Rana esculenta.
Tra le maggiori attrattive, la popolazione di volatili nidificanti e di passo.
Sono centocinquantamila le specie di uccelli presenti nel Parco, tra cui alcune tipiche
e di grande interesse: la Cincia bigia e il Codibugnolo di Sicilia.
Nelle zone aperte sono presenti diverse specie di rapaci come lo Sparviero, la Poiana,
il Gheppio, il Falco pellegrino, l’Allocco e, tra le fessure rocciose,
anche la maestosa Aquila reale.
Nelle aree da pascolo si possono ancora incontrare la rara Coturnice di Sicilia,
la Beccaccia, il Corvo imperiale e l’Upupa, inconfondibile per il suo coloratissimo ciuffo.
Nelle zone umide e vicino ai corsi d’acqua non sarà difficile imbattersi in altre particolari specie
come la Folaga, la Ballerina gialla, il Tuffetto, il Martin pescatore e il Merlo acquaiolo,
che nidificano all’interno del Parco dei Nebrodi.
Tra le specie migratorie sono di particolare interesse il Cavaliere d’Italia e l’Airone cinerino.
Ma non finisce qui.
Il Parco dei Nebrodi è ricco anche di fauna di invertebrati: si contano oltre settanta
specie di Farfalle e oltre centoventi specie di Carabidi.
La Flora
La vegetazione che si riscontra all’interno del Parco dei Nebrodi è, per la maggiore,
costituita da macchia mediterranea sempreverde fino agli 8.000 metri d’altezza sul
livello del mare, costituita principalmente da Euforbia, Ginestra, Corbezzolo, Mirto,
Leccio, Sughera e Lentisco.
Via via che si sale, tra i 1.200 e i 1.400 metri d’altezza, la vegetazione è costituita
da formazioni di Quercia caducifoglia, Cerro e Rovere mentre, nella zona montana, ovvero oltre
i 1.400 metri d’altezza, ci sono splendidi formazioni boschive a faggeta,
estese per oltre 10.000 ettari.
L’elevato valore paesaggistico e naturalistico di queste zone viene completato da un fitto
sottobosco variegato da diverse specie, suggestive alla vista soprattutto nei periodi
invernali, tra cui spiccano la Dapne, il Tasso, il Pungitopo, il Biancospino e l’Agrifoglio.
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