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Il reinserimento degli avvoltoi Grifoni
Sui monti Nebrodi, nell’area del complesso roccioso delle Rocche del Crasto, oggi è possibile,
alzando lo sguardo, ammirare i volteggi di alcuni dei 40 esemplari di grifone presenti nel Parco.
Questi splendidi animali, che negli anni Sessanta erano completamente spariti dai nostri cieli,
sono stati reintrodotti dall’Ente Parco dei Nebrodi, con un importante progetto di
ripristino dell’equilibrio biologico iniziato nel 1998, che prevedeva l’importazione di giovani
della specie dalla Spagna.
Dopo un periodo di “acclimatamento” nelle ampie voliere realizzate nel comune di Alcara
Li Fusi, avvennero le prime liberazioni.
Oggi il progetto è in fase di avanzata attuazione, ed il prossimo obiettivo è quello
di raggiungere presto i 50 esemplari, per completare la colonia.
In questi anni sono stati attivati i carnai, una serie di stazioni di alimentazione
che facilitano il processo di emancipazione dei volatili dal supporto alimentare umano ed è
stato costruito, poco distante, un apposito punto di avvistamento, la “capannina”,
dal quale è stato possibile scrutare, non visti, l’involo ed il comportamento dei rapaci,
costantemente monitorati, anche con attrezzature di alta tecnologia, da personale specializzato
e da volontari.
Le nidificazioni oggi presenti nel territorio e le riproduzioni monitorate dagli esperti
sono importanti non solo per la valenza ecologica e di conservazione dell’ambiente,
ma anche perché testimoniano il cambiamento dell’atteggiamento umano nei confronti della natura,
più attento alle problematiche di tutela dell’ambiente.
Il progetto di reintroduzione è diventato infatti negli anni occasione per avviare diffuse azioni
di comunicazione e sensibilizzazione sui temi dell’ecologia e della conservazione della specie,
attraverso il coinvolgimento in varie iniziative delle scuole e dell’intera comunità.
Gli abitanti dei paesi dove il Grifone ancora vive, o dove è stato introdotto con successo,
hanno fatto di questo avvoltoio un loro simbolo ed un motivo di orgoglio,
e lo tutelano costantemente.
Lo dimostra anche la partecipazione attenta ed entusiasta della comunità agli
involi dei piccoli di grifone, l’ultimo dei quali avvenuto il mese scorso.
E’ possibile effettuare escursioni guidate tutto l’anno, per ammirare gli splendidi
esemplari di Avvoltoi Grifoni.
Per maggiori informazioni ed eventuali prenotazioni, rivolgersi alla
Associazione AmbienteSicilia di Alcara Li Fusi
Tel 347 5794695 - 347.2927684
La tana delle idee
Sin dalla sua istituzione il Parco dei Nebrodi ha riservato particolare attenzione
al mondo delle scuole, nell'intendimento di contribuire in modo determinante a diffondere
l'informazione sulle connotazioni naturalistiche del territorio nebroideo.
E’ in questo contesto che s’inserisce La Tana delle idee, un laboratorio didattico
finalizzato alla conoscenza, lo studio e l'esplorazione degli ambienti naturali del Parco.
Il laboratorio, sito ad Alcara Li Fusi nella sede del Parco, oltre che ad alunni,
docenti e personale del mondo della scuola, è rivolto anche ai visitatori occasionali che
potranno trovare assistenza, informazioni e documentazione sulle realtà territoriali del Parco.
Il centro è suddiviso in quattro sale:
- La Sala del benvenuto, contenente un punto informativo.
- La Sala seduta, attrezzata con maxischermo e 80 posti a sedere.
- Le Sala esplorando, in cui sono ricostruiti alcuni ambienti naturali del parco.
Sono suddivise in “Sale dei diorami”(Il regno dell’aquila, Gli animali del bosco,
Nel mondo di Bambi), “Sala Ambienti umidi”(ricostruzione di un ambiente palustre)
e “L’atrio dei biomi”(dove è possibile osservare decine di specie di piante selvatiche,
insieme al loro specifico tipo di suolo e di roccia).
- La Sala del fare, una vera e propria aula didattica attrezzata, dove vengono svolte attività
pratiche di vario tipo, seguendo tre fasi distinte: una prima fase teorica, nella
quale vengono presentate le principali realtà naturalistiche presenti nel parco,
affrontando anche le emergenze ambientali più importanti; una successiva fase esperenziale,
consistente in una escursione in alcuni ambienti naturali poco distanti dal laboratorio;
infine una fase di elaborazione-verifica, in cui si approfondisce quanto osservato in natura
e si svolgono attività pratiche, come la realizzazione di erbari e pennari, o la
riproduzione delle orme degli animali del bosco, o ancora lo studio del “micromondo” dentro una
goccia d’acqua, il tutto supportato da strumenti ed attrezzature tecniche adeguate (microscopi
binoculari, altimetri, bussole…).
Un modo semplice e divertente di apprendere, attraverso la partecipazione, per conoscere non
solo il patrimonio naturalistico dei Nebrodi, la flora e la fauna
presenti nel territorio, ma anche e soprattutto per imparare
la cultura del rispetto dell’ambiente.
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