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La Natura
Le bellezze naturali e gli obiettivi della riserva
Un anemone di mare, tipico di questi fondali -- foto: Andrea Randieri Sotto l'aspetto naturalistico poi, la Riserva dei Ciclopi è un altro capolavoro.
Un mare splendido e limpido, l'isola e la sua lucertola tipica, il paesaggio e il patrimonio artistico-culturale, la fauna e la flora, la pietra lavica, di età pleistocenica, dell'Isola e dei Faraglioni che si erge imponente dall'acqua: tutto questo è l'Area marina protetta Isole Ciclopi.

E il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio ha deciso di proteggere questo ambiente ricchissimo di organismi marini istituendo l'Area Marina Protetta Isole Ciclopi.
Ma l'ente gestore non mira soltanto a protegge le bellezze naturali presenti nel territorio grazie ad iniziative quali la pulizia delle coste e dei fondali che ogni anno richiama subacquei e volontari provenienti da tutta la regione.
Oppure attraverso i progetti di educazione ambientale che coinvolgono quasi tutte le scuole dell'hinterland.

L'ente gestore si occupa anche della valorizzazione delle risorse naturali, grazie anche alle visite guidate e alle manifestazioni di carattere internazionale coma la rassegna cinematografica "Miti riflessi".

Una rassegna che 'ospita' di anno in anno i migliori film subacquei prodotti in tutto il mondo.
E ancora lo specchio acqueo dei Ciclopi ha ospitato negli ultimi anni, proprio per la bellezza del suo mare, i campionati nazionali di caccia fotosub e di videosub.

Ma l'Amp Isole Ciclopi.

I fondali, la fauna e gli itinerari subacquei
Una aragosta, fra i rappresentanti della fauna tipica di questi fondali -- foto: Andrea Randieri Proprio nel mare dei Ciclopi trova posto e riparo buona parte della fauna ittica del Mediterraneo.
Basta mettere la testa un pelo sotto l'acqua per scoprire e conoscere, grazie anche ai diving locali, le variopinte spugne e le grandi stelle rosse, i lucci marini, parenti dei barracuda dei mari tropicali, e ancora innumerevoli pesci con coloratissime livree, i saraghi e le cernie.

E' possibile emozionarsi scoprendo le coloratissime colonie di Astroides calycularis, le arborescenti Eunicella cavolinii, oppure scontrarsi con gli argentei esemplari di Seriola dumerili.
Ma non è da escludere gli incontri ravvicinati con gli Hippocampus guttulatus o le Torpedo marmorada o con l'affascinante Zeus faber.
E nei fondali sabbiosi i pittoreschi pesci 'pettine' (Xyrichthys novacula) che con un elegante guizzo spariscono nella sabbia oppure i buffi caponi ubriachi (Trygoporus lastoviza).

In profondità è facile ammirare i bellissimi ventagli delle paramuricee, rosse colonie arborescenti che superano il metro di altezza e le aragoste con le lunghe antenne che fuoriescono dalle tane in cui trovano rifugio.
Con l'oscurità i fondali si popolano di creature misteriose ma di rara bellezza: è la più grande attinia del Mediterraneo, la Alicia mirabilis.

In tutto, per gli amanti della subacquea, sono ben nove gli itinerari ufficiali che l'Area Marina Protetta Isole Ciclopi ha realizzato.
Ce n'è per tutti i gusti. Sia per i più esperti che per i sub ancora alle prime armi.

La barca con la chiglia trasparente
La barca con la chiglia trasparente -- foto: Andrea Randieri Per ammirare i fondali dei Ciclopi non è più indispensabile munirsi di bombole e pinne.
Da oggi infatti, grazie alla barca con la chiglia trasparente, è possibile ammirare le specie ittiche che affollano l'azzurro e limpido mare stando comodamente seduti come davanti al televisore.

Un servizio in più per turisti e visitatori che hanno la possibilità di scoprire i fondali e la fauna ittica senza bisogno di immergersi.
Ed inoltre, grazie allo scafo, l'Amp Isole Ciclopi ha attivato delle autentiche lezioni di educazione ambientale in mare a stretto contatto con la natura grazie ai biologi marini dello stesso ente gestore prestati al ruolo di guida.

Il battello con il fondo di vetro è attivo da appena un mese e mezzo e già si sono registrate oltre un migliaio di visite tra turisti e scolaresche.

Per prenotare le visite guidate contattare il Centro uffici di via Provinciale 226 Aci Trezza al numero 095.7117322.

I fondali e l'archeologia
Una stella marina, fra i rappresentanti della fauna tipica di questi fondali -- foto: Andrea Randieri E proprio i fondali non sono solo popolati da pesci e flora.
Lì sotto, nella baia di Capomulini, noto porto antico centro di traffici e commercio, si nasconde anche un pezzo di storia: le ancore risalenti al I secolo a.C..

Il percorso ufficiale dell'Amp, il Percorso delle ancore, permette agli amanti dell'archeologia subacquea di scoprire otto ancore di varie epoche rimaste a testimoniare continui traffici commerciali sin dalle epoche più recenti.

La riserva naturale Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi
Isola Lachea e faraglione di Santa Maria -- foto: Andrea Randieri Ma nel mare di Trezza si erge imponente l'Isola Lachea.
Un isolotto di appena settanta ettari che, grazie alla sua piccolissima lucertola dalla macchia rossa sul collo, l'endemica Podarcis sicula ciclopica, è diventata Riserva naturale integrale nel lontano 1998.

Sull'Isola Lachea, gestita dal Cutgana, Centro interfacoltà dell'Università, non mancano le emozioni suscitate dal panorama che si può godere dalla sommità e anche dalle Grotte dell'Eremita, che ospita il suo piccolo ragnetto endemico, lo "Zelotes messinai", e del Monaco.

E sempre sull'isola, ricca di vegetazione, è possibile esplorare il piccolo Museo naturalistico, ricco di reperti storici e della fauna ittica locale, e il Laboratorio di Biologia marina.

Per prenotare le visite guidate contattare il Centro uffici di via Provinciale 226 Aci Trezza al numero 095.7117322.

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