Sviluppo locale ed educazione ambientale
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Il sistema nazionale Infea
Coerentemente con quanto fissato nella Conferenza di Rio del 1992,
anche il nostro Ministero per l'Ambiente ha potenziato gli interventi
nel settore dell'educazione ambientale, stipulando nel novembre del
2000 un documento Stato-Regioni per potenziare il sistema di educazione ambientale.
Un accordo interministeriale Ambiente - Pubblica Istruzione, già 1998,
promuoveva un sistema di azioni di informazione ed educazione, per coordinare
in maniera articolata le azioni formative, educative e didattiche.
Nel 2002 gli stessi attori pongono le basi per la programmazione
del sistema nazionale Infea (delibera 1368), Programma di
intervento per l'informazione ed educazione ambientale.
Le azioni coinvolgono le scuole, prevedono l'attivazione dei
centri di educazione ambientale, tracciano piani di formazione
e comunicazione ai comportamenti eco sostenibili, coinvolgono
Laboratori territoriali per l'informazione, centri esperienza
e centri di coordinamento regionale.
Infea in Sicilia
In Sicilia, il Piano di avvio Infea è sancito dalla delibera
177 del 29 maggio 2002, un anno dopo l'insediamento del tavolo
tecnico regionale, con cui si da esecuzione al Piano messo a
punto dall'Assessorato regionale al Territorio ed Ambiente contro
una continua polverizzazione degli interventi che aveva caratterizzato
la precedente politica ambientale.
In Sicilia, sono coinvolti nel Progetto, sotto il laboratorio
regionale di coordinamento Infea, Regione, Assessorati regionali
Territorio e Ambiente, Agricoltura e Foreste, Azienda Foreste, Soat,
Arpa, i Parchi, organismi interistituzionali o strumenti di
programmazione negoziata quali i Pit Progetti Integrati territoriali,
le comunità Montane, i Patti territoriali, i Gal gruppi di azione locale,
Comuni e Province regionali,
diverse ex municipalizzate, l'Ufficio Scolastico regionale, le Scuole di
ogni ordine e grado, le Università, il Cai, il Cutgana, Centro universitario
per la tutela e la gestione degli ambienti naturali e degli agroecosistemi,
che gestisce 6 riserve naturali, vari enti di formazione, Camere di
Commercio, organizzazioni di categoria, le associazioni,
le piccole e medie imprese, il Terzo settore.
Ampio riconoscimento per l'attuazione
del Piano Infea va dato all'Arpa, agenzia regionale
protezione ambiente, ed ai suoi centri sparsi nelle province.
La rete Arpa è in continuo potenziamento, e, seppur nata recentemente,
è già un punto di riferimento di sviluppo sostenibile, grazie alle funzioni
che la legge le ha assegnato.
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