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La prima riserva ad essere istituita è stata, nel 1981, la riserva dello Zingaro, nel trapanese, a seguito
di una storica marcia di associazioni e cittadini che si opponevano alla realizzazione di una strada che avrebbe irrimediabilmente
compromesso un delicato e raro ecosistema.
Lo Zingaro, affidato oggi all'Azienda regionale Foreste Demaniali, costituisce un modello di gestione per ogni area protetta.
Allo Zingaro, nel 1981, seguirono nel 1982 i vincoli biennali per Acitrezza (CT) e Ganzirri, a Messina, e nel 1983 per Capo Rama (PA) e
Lago Soprano (CL).
Finiva a questo punto la fase dei vincoli provvisori, e la Regione dava il via alla lunga stagione delle istituzioni per decreto.
Nel 1984 nascono 18 riserve, rispettivamente Vendicari, Saline di Siracusa, Fiume Ciane, Cavagrande del Cassibile nel siracusano,
la Faggeta Madonia, il Querceto d'Isnello, Monte Quacella in provincia di Palermo, la Foce del Fiume Belice e Dune limitrofe,
il bosco di Alcamo, l'isola dello Stagnone di Marsala (TP), a Catania l'Oasi del Simeto, La Timpa, il Fiume Fiumefreddo,
nel messinese le Montagne delle Felci e dei Porri, ad Agrigento la Fascia costiera dell'Isola di Lampedusa
-Zona di ovodeposizione delle Tartarughe, la Foce del Fiume Platani, a Ragusa la Pineta di Vittoria.
Nel 1985 toccava nel messinese a Monte Soro, poi confluito nel Parco dei Nebrodi, cos' come il Lago Trearie, la Foce Fiume Belice
cambiava tipologia, a Ragusa accanto alla Pineta di Vittoria si poneva sotto tutela la macchia del fiume Irminio, nasceva il vincolo
per Monte Cofano nel trapanese.
Nei due anni successivi la Regione lavora allo studio ed alla approvazione dei regolamenti, mentre nell'87 alla proposta del piano
regionale seguiva l'istituzione del Parco dell'Etna.
Nell'89 si poneva sotto tutela il sistema di Capo Gallo, vicino Palermo, e l'ingrottato del Simeto, nel catanese, mentre la contestuale
istituzione del Parco delle Madonie risolveva la necessità di istituire nuove riserve nel palermitano nord abbracciando le esistenti.
Nel 1990, grazie all'azione costante delle associazioni la Regione riconosceva con un primo segnale, il vincolo biennale, la
necessità di tutelare il valore scientifico di due aree umide rievanti per la fauna avicola, il lago di Pergusa a Enna e le Saline
di Trapani e Paceco.
Quattro anni dopo la proposta originaria, nel 1991 vedeva la luce il piano regionale dei Parchi e delle riserve, ma ci vorrà un iter
lungo ben 24 mesi per giungere alla nascita del parco dei Nebrodi, nel 1993.
Anche in questo caso la nascita del parco andava a risolvere la necessità di tutela delle riserve esistenti, abbracciando Monte Soru e
i bacini già posti sotto tutela.
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