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Le eruzioni dell'Etna, caratterizzate prevalentemente da attività stromboliana,
effusione di colate laviche ed emissioni di ceneri possono avvenire dai
crateri sommitali o da bocche che si possono aprire sui fianchi del vulcano,
dando luogo in molti casi a coni avventizi come quelli che si ritrovano in
gran quantità sulle pendici dell'Etna. |
La lava in tali casi può anche formare dei tunnel e scorrere al loro interno,
le cosiddette grotte, per poi fuoriuscire più a valle formando le cosiddette
bocche effimere.
L'attività stromboliana interessa generalmente un'area limitata intorno alla
bocca eruttiva e normalmente non rappresenta un agente di rischio per
i centri abitati, tranne che per casi di colate di lunga durata. |
Lava in avanzamento |
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Le colate, bassa velocità con la quale si muovono, non sono tali da costituire un
pericolo per l'incolumità delle persone, bensi per le cose, come le emissioni
di cenere che causano notevoli disagi alla circolazione aerea e stradale,
danni economici e, in casi particolari, patologie all'apparato respiratorio.
Quando la lava ha minacciato le abitazioni, l'uomo ha sempre tentato di
deviarne il flusso in direzione diversa, scavando canali artificiali, ecc.,
come già è stato fatto nel corso delle eruzioni del 1983, 1992, 2001 e 2002.
Il rischio maggiore si ha quando l'effusione di lava avviene da bocche poste a
bassa quota: in tal caso il tempo per effettuare interventi di condizionamento dei
flussi sarebbe chiaramente ridotto e più probabilmente si dovrebbe ricorrere
all'evacuazione della popolazione dalle aree minacciate, in conformità ai piani
d'emergenza predisposti dalla protezione civile. |
Una casa minacciata dalla lava |
Occorre comunque considerare che il sistema strumentale di monitoraggio di cui
l'Etna è provvisto, è tra più avanzati al mondo e consente di prevedere con
buon anticipo l'inizio di un'eruzione.
In particolare le eruzioni laterali, per le loro caratteristiche, vengono
normalmente precedute da sequenze sismiche ben identificabili che permettono
di individuare con buona precisione in che zona si aprirà la bocca eruttiva. |
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Il vulcano è costantemente sorvegliato dagli uomini e dalle telecamere dell'Istituto
di Vulcanologia di Catania, che controlla quotidianamente il suo stato di salute.
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