La strategia di rilancio del territorio di Fare Ambiente Sicilia parte dalle Madonie. Qui, tra Castelbuono e Petralia Sottana, la neonata sezione siciliana del Movimento ecologista europeo ha organizzato per l’inizio ella prossima primavera una quattro giorni di incontri e dibattiti, per mettere a punto una linea strategica concreta, sostenibile e concertata con le istituzioni del territorio. Un territorio che ha già avviato una serie di attività che dimostrano una sensibilità spiccata nei confronti delle tematiche ambientali.
«Nel Parco ci sono esempi di “fare” che rendono concrete le possibilità di successo dell’iniziativa», spiega Nicolò Nicolosi, coordinatore della sezione siciliana del Movimento ecologista europeo. Primo fra tutti il programma di gestione dei rifiuti di Castelbuono, un Comune di dieci mila abitanti che vanta il 40% di raccolta differenziata. «Le peculiarità della raccolta differenziata a Castelbuono sono essenzialmente due – precisa Mario Cicero, Sindaco del paese madonita – la prima è che viene fatta porta a porta, la seconda è che vengono utilizzati gli asini, producendo il duplice effetto di riuscire a differenziare una grande percentuale di rifiuti e, impiegando una specie a rischio di estinzione, di contribuire al mantenimento della biodiversità animale». Tra i progetti già in essere: grandi investimenti per la realizzazione di impianti fotovoltaici nelle scuole e nell’ex discarica del Comune nonché l’inaugurazione entro l’anno di un impianto di compostaggio a fini ambientali e didattici.