Orchidea e Paesaggio Rurale Etneo

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Orchidea e Paesaggio Rurale Etneo

Foto: Orchidea e Paesaggio Rurale Etneo
Camminando lungo le trazzere alle pendici dell’Etna, non si può fare a meno di ammirare il “vulcanico” paesaggio circostante, caratterizzato da tipiche e singolari strutture rurali, segnato dal sapiente e duro lavoro dell’uomo. Sostanziale e caparbia è stata l’opera di recupero dei nostri antenati per contrastare la vigorosa forza distruttrice del vulcano, i manufatti e i fabbricati realizzati sono la traccia indelebile per la “civilta’ della pietra lavica”.
Al cospetto della “Muntagna” c’è stato sempre un religioso rispetto, contrassegnato anche dalla presenza di numerose edicole votive, erette quale segno di devozione alla Madonna o ai Santi Protettori, per aver risparmiato dalla distruzione quella contrada, quel borgo o quel paese.
Tra i muretti a secco, in prossimità delle tipiche “turrette” , quà e là si trovano sparute “dagale”, piccoli boschi arricchiti da tipiche essenze arboree quali il Leccio, la Roverella, il Bagolaro, ma anche essenze arbustive caratterizzate da ecosistemi endemici a ginestra (Genista etnensis), sono la sintesi di quella ricca biodiversitaà che genera la macchia Mediterranea.
Ma ciò che inebria maggiormente gli occhi è la presenza di un'orchidea vigorosa e appariscente, si tratta della Barlia robertiana, il cui appellativo specifico rappresenta un eponimo dedicato al botanico G.N. Robert (1776-1857), autore di una "Florula" provenzale. Diffusa nell’Italia del sud, quindi in Sicilia e lungo le coste liguri e tirreniche. In genere vive in pinete, oliveti, cespuglieti, garighe, prati erbosi e aridi, dal livello del mare a circa 600 m d'altitudine, in posizione soleggiata o all'ombra. E’ una delle orchidee italiane a fioritura più precoce: da gennaio-febbraio ad aprile.

La presenza di questa orchidea è superlativa, soprattutto quando la ritrovi ad un passo dalla tua abitazione, questa e’ la chiave di volta che sprona il tuo legame al territorio. L’intento e quello di mantenere integro tutto cio’ che ti sta vicino, in particolare quando l’area è posta a vincolo paesaggistico ambientale, ci troviamo a Pietra Forcella-Gianpasquale (Belpasso-CT), un sito caratterizzato dalla presenze di numerose grotte di scorrimento lavico, c’è un fiume sommerso (Piscitello) dall’eruzione del 1669, si trova anche una “regia trazzera” con una “cisterna” dove trascorreva il periodo di vedovanza la Regina Eleonora d’Angio’, purtroppo recentemente le condizioni di conservazione non sono ottimali per la presenza di micro discariche.
Comprendi maggiormente il valore del patrimonio ambientale, quando questo ti sta particolarmente vicino, l’elemento di congiunzione sono le scolaresche, che ti aiutano a sviluppare coinvolgenti attivita’ di educazione ambientale.
Cio’ che da maggiore soddisfazione eè la realizzazione del rimboschimento, operato presso la comunità  Benedettina di Nicolosi, contribuendo ad incrementare il patrimonio boschivo forestale alle pendici della Montagna Sacra al centro del Mediterraneo. Questo mi riconduce all’essenza delle mie radici, con l’orchidea (Barlia robertiana), intravedo una mia personale visione di sintesi, un futuro positivo per il patrimonio naturalistico della nostra isola, grazie al sostegno dell’associazione a cui appartengo, dei tantissimi amici presenti sopratutto nelle Istituzioni a i vari livelli, comprese tutte le forze dell’ordine che mi affiancano in questo difficile compito.
In Sicilia sono diverse le aree poste a vincolo paesaggistico ambientale, l’atto legislativo intrapreso dall’Assessorato Regionale BB.CC.AA e dalle Soprintendenza con il coinvolgimento di vari Organismi Istituzionali e’ sicuramente meritorio.
Talune aree poste a vincolo versano in pessime condizioni di degrado, recentemente la sinergia operata dalla Provincia Regionale di Catania, intenta a creare rete, supportata da altre Istituzioni e da alcune associazioni ambientaliste, ha consentito di concretizzare alcuni progetti di gestione funzionale, predisponendo opportuni programmi per la fruizione, come il Parco Naturalistico/Archeologico di Monte Iudica e il Bosco di Aci.

Carmelo Nicoloso
(vicepres. Fondo Siciliano per la Natura)
 
 
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