Il Parco fluviale dell'Alcantara compie sette anni. Sette anni da quando, quella sera a Sala d'Ercole, l'Assemblea regionale Siciliana approvò la legge istitutiva.
Sette anni di attività, attraverso le prime esperienze di gestione, attraverso la costituzione del primo nucleo di collaboratori, passando dalla costruzione dei rapporti con il territorio.
Da un anno alla guida dell'Ente è arrivato Giuseppe Castellana, di cui pubblichiamo volentieri l'intervento introduttivo dell'iniziativa prevista giovedi a Taormina per celebrare l'anniversario.
Il Parco come modello di sviluppo: un fiume che serva da collante e non da confine tra le due province di Catania e Messina, un corridoio ecologico di enorme importanza naturalistica ed anche culturale.
Un “unicum” di immenso valore che nel 2001 ha visto l’istituzione dell’unico Parco fluviale in Sicilia, terra conosciuta come brulla e arsa ma che una sola visita lungo la Valle svela tutt’altro che pietrosa: lo spettacolo vegetazionale lungo le rive, il patrimonio storico ed architettonico, i particolarissimi aspetti geologici fanno del fiume Alcantara e dell’intera Valle un ambiente di enorme interesse, riconosciuto anche a livello europeo, difatti sono stati qui individuati due siti di importanza comunitaria (SIC) in applicazione della direttiva “Habitat”.
Le attività realizzate dall’istituzione sino ad oggi, sempre con crescente impegno ed entusiasmo, hanno permesso l’ingresso a pieno titolo dell’Ente tra i principali soggetti interlocutori in termini di sviluppo locale, per promuovere l’attivazione di eventi promozionali ed informativi. attivare forme di collaborazione tra amministrazioni, imprese, società civile e le Università di Messina e Catania, avviando il coordinamento territoriale per la presentazione di progetti finanziabili anche con fondi comunitari, che oggi rappresentano la principale – se non unica – fonte disponibile.
Tra i principali obiettivi raggiunti a livello amministrativo, la regolamentazione dell’uso del marchio di qualità dell’Ente Parco e il regolamento per l’applicazione delle sanzioni rappresentano quegli strumenti attraverso i quali il Parco può partecipare attivamente alla tutela e alla valorizzazione dell’intero territorio e delle comunità in esso presenti.
Il Parco ha in itinere la formalizzazione della propria candidatura per entrare a far parte della rete “European Geoparks”, importante riferimento dell’UNESCO che permetterà di attivare circuiti di turismo scientifico, anche in vista della prossima inaugurazione del Centro di Ricerca, Formazione ed Educazione Ambientale sugli Ecosistemi fluviali di Castiglione di Sicilia, nei nuovi locali dell’ex ospedale San Giovanni di Dio, i cui lavori sono stati finanziati con fondi comunitari (misura 1.11 del P.O.R. Sicilia 2000-2006).
L’Ente ha intrapreso un percorso per l’ottenimento della certificazione ambientale ISO 14001; ha stipulato una convenzione con il Centro per la internazionalizzazione e la promozione dell’economia euromediterranea (CIEM) per l’espansione delle attività economiche del territorio del Parco e la formazione.
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Di grande interesse la sottoscrizione del protocollo d’intesa con l’Unione Italiana Ciechi, per l’adattamento della sentieristica del territorio del Parco in favore dei soggetti con diverse forme di disabilità (motoria, sensoriale e psichica), con particolare attenzione verso i non vedenti e gli ipovedenti e l’adeguamento per gli stessi del sito web.
Particolarmente intensa è stata l’attività progettuale con l’adesione alla fondazione “Flora critica d’Italia”, la presentazione del progetto ”Life+ Natura” dal titolo “Forest.Form”, il coordinamento dei Parchi fluviali nazionali nell’ambito di Federparchi, l’attuazione e conclusione del progetto ”Life ambiente Selfpas” i cui risultati finali sono stati presentati a Roma nell’ambito della conferenza “Parchi: che impresa!”, gli interventi sulla filiera dell’olio e degli agrumi previsti dal P.O.R. Sicilia, la firma di protocolli con il PIT 32 e la realizzazione del progetto del servizio civile “Il Parco - Laboratorio per il futuro” con l’impiego di 29 volontari.
Il Parco fornitore di qualità ambientale ha anche avviato un’attività di promozione delle piante officinali tipiche che da quest’anno verranno offerte in omaggio ai turisti che soggiornano negli agriturismi locali, perché possano portare con sé, ritornando a casa, i “profumi” del Parco.
Molto intensa è stata l’attività promozionale a livello internazionale, nazionale e regionale che ha visto la partecipazione del Parco a manifestazioni di prestigio quali Déstination nature a Parigi, Parco Libri a Pisa , Borsa Verde dei territori rurali a Vallo della Lucania, Mediterre a Bari, AGRI&TOUR salone nazionale dell’agriturismo e dell’offerta territoriale di Arezzo e l’organizzazione di eventi ad elevato contenuto tecnico - scientifico come ”AQUAFEST”, rassegna ideata nel 2004 come momento di riflessione sulla risorsa acqua e che nel corso degli anni è divenuta una importante occasione di confronto e di comunicazione.
Il Forum dei Parchi del 2004 ha costituito la prima occasione di confronto a livello nazionale, da cui è poi scaturito il Coordinamento dei Parchi fluviali nell’ambito della Federazione dei Parchi e delle Riserve naturali, grazie anche all’input dell’unico parco fluviale siciliano.
L’edizione 2007 del Convegno “Aquafest - L’acqua è una scienza” ha visto la partecipazione di 110 iscritti, 32 relatori ed oltre 20 strutture istituzionali; tra i vari riconoscimenti ricevuti, una menzione particolare va a quello di “Un Bosco per Kyoto”, prestigioso riconoscimento sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica Italiana.
Si sottolinea la stabile presenza dell’Ente Parco a Taormina con un proprio sportello informativo, denominato Punto “A” (come Alcantara), istituito nel 2007 con l’obiettivo di far conoscere ed apprezzare il territorio del Parco agli innumerevoli visitatori della “perla del Mediterraneo” come tappa da visitare.
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Tra le iniziative a tutela dell’assetto idrogeologico del territorio, si rivela di fondamentale importanza l’individuazione dell’Ente quale titolare del coordinamento a livello locale per la tutela dell’intero territorio e della salubrità delle acque, scaturita nel Consiglio del Parco a seguito della grave situazione verificatosi la scorsa estate: il territorio dell’Alcantara, ma tutta la Sicilia, hanno pagato un grosso prezzo per il problema degli incendi e l’atto di “affidamento” unitamente alla fiducia che i Sindaci del Consiglio hanno riposto nell’Ente Parco è stata dimostrazione di grande unione e coerenza.
L’Agenda 21 Locale è stato un ulteriore passo verso la maggiore collaborazione tra enti pubblici e privati, con lo scopo di fissare degli obiettivi da raggiungere attraverso delle azioni stabilite in comunione tra tutti gli attori presenti nel territorio: un rappresentante dell’Ente è stato eletto nel coordinamento regionale delle AG 21 locali.
Le sinergie sinora realizzate hanno avuto come obiettivo quello di valorizzare il patrimonio ambientale del Parco dell’Alcantara, autentica ricchezza per la crescita economica ed occupazionale del territorio.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla felice intuizione legata all’istituzione del Parco fluviale dell’Alcantara, ma anche al forte senso di appartenenza degli abitanti della Valle, attraverso quel fiume che è anche filo conduttore di storia, arte, tradizioni, cultura e artigianato, che in simbiosi con la natura, offre uno scenario unico ed eccezionale, da visitare, conoscere ed apprezzare nei minimi particolari, nel pieno rispetto delle esigenze di tutela e conservazione della natura". Giuseppe Castellana
E’ questa la missione del Parco, e quanto operato costituisce stimolo per fare ancora di più, ancora meglio".
Giuseppe Castellana
Commissario straordinario