Etna, festa a cavallo

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Etna, festa a cavallo

Il Parco dell’Etna ed il suo territorio ospiteranno e saranno il suggestivo scenario, da venerdì 23 a domenica 25 maggio, del 3° raduno dei reparti a cavallo dei Corpi di Polizia e Forze Armate, organizzato dal Corpo Forestale della Regione Siciliana (in collaborazione con il Dipartimento Regionale Interventi Infrustrutturali; i Parchi dell’Etna, dei Nebrodi e dell’Alcantara; l’Azienda Regionale Foreste Demaniali, l’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia, i comuni di Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, Piedimonte Etneo, Randazzo e Sant’Alfio; il Fondo Siciliano per la natura; la Provincia e l’Apt di Catania; la Cooperativa Biopoint di Bronte) come momento di incontro per lo scambio tecnico-culturale delle esperienze maturate durante i servizi istituzionali.
La capillare sorveglianza dei territori boscati e delle aree protette e la valorizzazione promozionale e culturale dei luoghi montani è propria dei compiti istituzionali del Reparto Ippomontato del Corpo Forestale della Regione Siciliana; l’ utilizzo del cavallo permette infatti una più efficace azione di controllo del territorio, compatibile con la salvaguardia dell’ambiente naturale.
Il raduno inizierà giovedì 22 maggio 2008 con arrivo, sistemazione dei cavalieri e scuderizzazione dei cavalli; i giorni 23, 24 e 25 saranno dedicati ad escursioni finalizzate alla conoscenza e valorizzazione dei luoghi di particolare pregio naturalistico, storico e culturale del comprensorio etneo. Saranno presenti 50 binomi dei reparti a cavallo dei Lancieri di Aosta, dei Carabinieri, della Polizia di Stato, del Corpo Forestale dello Stato, Polizia Penitenziaria, Polizia Municipale delle maggiori città italiane.
La sfilata di 50 cavalieri in uniforme, sarà sicuramente un momento di attrazione non indifferente per la collettività, soprattutto in queste zone, dove l’immaginario collettivo del cavallo è ancora forte, legato a momenti di notevole valore storico-culturale.

DESCRIZIONE DEL PERCORSO

venerdì 23 maggio
Dal campo base trasferimento, con i cavalli sugli automezzi, alla zona prevista per l’inizio, alle ore 9, dell’escursione a cavallo (circa 16 Km) presso il bivio per piano Provenzana, strada realizzata sulla colata del 2002. Il percorso si snoda nel territorio dei comuni di Linguaglossa, Piedimonte Etneo e Sant’Alfio. Da quota 1.517 m. si scende attraversando la pineta frammista a roverella per circa Km. 1,8, con pendenza media dell’ 8% circa, fino a quota 1.350 m., da dove si riprende la salita per raggiungere la quota di circa 1.550 m, per lasciare la pineta e immettersi in un bosco di betulle, sino a raggiungere i crateri dei monti Sartorius, bocche eruttive della colata lavica del 1865 a quota 1.732 m s.l.m. nel territorio del comune di Piedimonte Etneo dopo aver percorso circa 3,9 km.
La comitiva a cavallo si inerpicherà per circa 80 m, sui crateri attraversandoli. E’ il punto più suggestivo della giornata, sulla sommità delle bocche eruttive
Durante la sosta per il pranzo, in collaborazione con il Fondo Siciliano per la Natura, verranno liberati alcuni rapaci (ore 14,30). Dopo la sosta, si prosegue, lungo un tracciato con pendenze lievi, in direzione di monte Baracca per dirigersi alla fine del percorso
sabato 24 maggio
Il programma prevede (ore 8) una sfilata nel centro storico medievale di Randazzo ed una escursione (ore 10), da ovest ad est, lungo il versante nord dell’Etna per ammirare e conoscere lo scenario tipico del vulcano. Dalla sbarra di accesso al Demanio Forestale Pirao-Pista altomontana dell’Etna - Rifugio Saletti - Faggeta Monte S. Maria - Rifugio M.S.Maria - Passo Dammuso - Grotta dei Lamponi - Grotta delle Femmine - Casermetta Palomba- monte Rossello Pitarrona - Pineta Ragabo. Il percorso si snoda nei comuni di Randazzo, Castiglione di Sicilia, Linguaglossa.
L’escursione del gruppo di cavalieri inizia in località “Pirao”, in agro di Randazzo, a quota 1.150 m. versante nord. Il percorso si immette nel Demanio Forestale “Giovanni Saletti” nel tratto iniziale, la vegetazione, oltre a piante di impianto artificiale quale pini, betulla e quercia rossa, presenta numerose piante di “perastro” selvatico di notevoli dimensioni. Si continua a salire, si incontrano pini, castagni, aceri montani, lungo i bordi della strada il maggiociondolo con i tipici fiori gialli a grappolo. A seguire il tracciato si snoda fiancheggiando la colata lavica del 1981 che, dal cratere di quota 2.400 m. ha raggiunto in circa 16 ore il fiume Alcantara.
Dopo circa 3,5 Km si arriva al rifugio Saletti che fa parte degli otto “rifugi aperti”, messi a disposizione degli escursionisti, fornito anche di ricovero per i cavalli. Proseguendo in direzione est , per Linguaglossa, percorrendo la pista, si continua a salire di quota per circa 4,5 Km, in questo tratto inizia un bosco quasi puro di “ginestra dell’Etna”, esteso circa 25 ettari, il quale lambisce le pendici di Monte S.Maria, una formazione unica di tutto il territorio etneo.
L’itinerario prosegue immersi nella faggeta per arrivare al Passo dei Dammusi, a quota 1705 m., il punto più alto di questo percorso, caratterizzato da lave “cordate” (la lava fuoriesce a circa 1400 gradi e nelle zone più pianeggianti assume la forma di corde arrotolate); qui si trova la Grotta dei lamponi, formatasi per l’ingrottamento della colata lavica.
Lasciato passo “Dammusi”, i cavalieri scenderanno di quota attraversando varie colate laviche. Il panorama spazierà sui monti Peloritani, Taormina, lo stretto di Messina e l’Aspromonte. Dopo la colazione si riprenderà il percorso, sempre seguendo la pista altomontana, per entrare nella pineta “Ragabo”, tratto di pineta con piante colonnari e tracce di resinazione. Il percorso avrà termine sulla Strada provinciale Linguaglossa-Monte Baracca, quota 1400 m. versante nord/est dell’Etna, dove gli automezzi caricheranno i cavalli per rientrare al campo base.

domenica 25 maggio
La giornata si articolerà con la sfilata istituzionale dei cavalieri attraverso il centro storico medievale del comune di Castiglione di Sicilia (ore 10,30), lastricato con basole in pietra lavica, per raggiungere il piazzale del belvedere, per lo schieramento dei partecipanti e conclusione del raduno.
 
 
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