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Etna, risanate discariche

A conclusione dei lavori eseguiti dal Parco dell’Etna per il recupero ambientale di otto aree degradate, un tempo adibite a discariche comunali di rifiuti solidi urbani, nei comuni di Adrano, Belpasso, Bronte, Nicolosi, Trecastagni, Zafferana Etnea e Linguaglossa, il Commissario Straordinario dell’Ente Parco Ettore Foti, in un incontro che si è svolto oggi presso la sede dell’Ente, ha formalmente riconsegnato alle Amministrazioni proprietarie i siti bonificati. “Gli interventi effettuati hanno permesso di ottenere una importante bonifica e riqualificazione paesaggistica ed ambientale delle discariche presenti all'interno del Parco dell'Etna – sottolinea il Commissario Foti – Oggi siamo in grado di riconsegnare ai Comuni, con i quali il Parco aveva stipulato una convenzione per tutte la durata dell’intervento, delle aree ormai risanate che risulteranno sempre più integrate nel paesaggio circostante”.

Ad Adrano, località Lava Grande, zone “C” e “D” del Parco, la discarica dismessa, si trova a quota 900 m, lungo la strada che collega l’abitato con i terreni coltivati di Feliciosa e Piano Mirio. A Belpasso, il sito bonificato si trova in località Piano Elisi-Fra Diavolo, in zona “C”, ad una quota di circa 850 m. La discarica dismessa di Bronte, in località Sciara S. Antonio, zona “D”, a quota 920 m, si trova nella periferia urbana lato est dell’abitato. A Linguaglossa, la discarica su cui il Parco è intervenuto è in Contrada Sciaramanica, zona “D”, a quota 680 m.
A Nicolosi, il Parco è intervenuto su due discariche dismesse, di modesta estensione. La prima, in località Monte Rinazzi, zona “B”, a quota 1025 m., è all’interno di una cava inattiva, anch’essa oggetto di intervento di recupero con i fondi del POR, ed è contigua ad una cava ancora utilizzata. La discarica risultava già impermeabilizzata con argilla. La seconda, in località Serruggeri, a quota 990 m, si trova in zona “B” del Parco. Nel comune di Trecastagni, l’area bonificata è vicina a Monte Cicirello e al Punto Base n. 20 per l’escursionismo, in zona “B”, a quota 990 m. Il sito è una depressione di colata lavica che era stata ricolmata dai rifiuti, con altezze di circa 15 m. A Zafferana, il sito riqualificato è localizzato a Monte Arcimis- Ilice, a quota 1100 m., in zona “B” del Parco. L’intervento in questo caso ha riguardato la fornitura e messa in opera di uno strato di 50 cm di terreno vegetale e la piantumazione di ginestre dell’Etna.
Sulla base dei risultati dei rilievi, degli studi e delle indagini sono stati stabiliti ed eseguiti gli interventi, che in via generale per tutti i siti sono stati i seguenti:
-accurata pulizia dell'area di intervento e delle sue immediate adiacenze, attraverso il conferimento in discarica autorizzata dei rifiuti superficiali recenti;
- ove necessario, rimodellamento del terreno e contenimento e stabilizzazione dei versanti instabili;
- impermeabilizzazione del sito mediante un idoneo strato di argilla, al fine di evitare il transito di eventuali sostanze inquinanti presenti. A Nicolosi - Monte Rinazzi e a Zafferana Etnea - Monte Arcimis, questo intervento non è stato necessario;
- posa di materiale drenante su tutta la superficie interessata al recupero ambientale, consistente in pietrisco di roccia lavica e successivo strato di terreno vegetale, su cui sono state piantumate le essenze vegetali indicate dallo studio botanico, ovvero ginestre (Genista Aetnensis e Spartium Junceum) in tutti i siti, ad eccezione di Trecastagni, dove è stato possibile piantumare anche alberi di ilice (Quercus Ilex) e castagno (Castanea Sativa).
- ad Adrano, Bronte e Linguaglossa, è stato realizzato un sistema di captazione e convogliamento per il biogas, collegato ad una canna di sfiato.
Questi interventi sono stati finanziati, per un importo complessivo di euro 1.644.433, con i fondi comunitari della Misura 1.11 del Complemento di Programmazione al POR Sicilia 2000-2006 "Sistemi ad alta naturalità", misura diretta alla conservazione e valorizzazione delle risorse ambientali naturali, dai nodi della rete esistente (parchi e riserve istituiti) agli ambiti territoriali in cui sono presenti forti valenze naturalistico- ambientali.
 
 
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