Si avviano alla conclusione i lavori di restauro del complesso monumentale della Chiesa del SS Salvatore - Badia Grande di San Marco d’Alunzio promossi e finanziati dal Comune e dall’Ente Parco dei Nebrodi.
Nel corso d’opera sono stati rinvenuti degli importanti resti archeologici di età medievale, scoperte anche delle tombe del periodo greco, poste sotto la Chiesa Normanna.
A causa di questi ritrovamenti è stata redatta una nuova perizia di variante del progetto che ne ha permesso un adeguato miglioramento dell’area.
Ciò ha comportato uno slittamento dei tempi di consegna dei lavori previsti ormai per i prossimi mesi.
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La destinazione del complesso si inquadra nella strategia di sviluppo sostenibile che il Comune di San Marco d’Alunzio e l’Ente Parco dei Nebrodi intendono perseguire per rendere fruibile questo tesoro architettonico.
Il progetto è stato curato dall’architetto Antonino Lo Castro che ha curato con particolare dedizione la ricostruzione degli edifici nel rispetto dell’autentico stile originario.
Completati dunque gli interventi di copertura, pavimentazione e restauro delle opere murarie della Basilica Normanna e dell’antico Convento. All’interno della Basilica è prevista una sala didattica e spazi adibiti per mostre, musei e uffici. Restano invece da ultimare i lavori di rifinitura e sistemazione esterna dell’area che permetterà l’accesso al complesso monumentale tramite una rampa in acciottolato sino al sagrato. Al centro del cortile sarà realizzata una fontana di tipo orientale rivestita in maiolica con attorno delle palme e aranci per riprodurre un tipico spazio “mediterraneo”.
Sul fronte sud della Basilica una passerella in acciaio che attraversa un circuito museale ad anello, dalla sacrestia al Convento, con accesso alla cantoria, dove sarà possibile osservare dall’alto i ruderi della Basilica.
La Chiesa Barocca, ancora in perfetto stato di conservazione, ha subito solo degli interventi di restauro dei materiali lapidei e la realizzazione di nuovi impianti elettrici. Al suo interno ospita pregevoli arredi, il tabernacolo dell’altare maggiore in legno dorato, numerosi affreschi fra cui “L’Apoteosi di S. Benedetto” del XVIII secolo e un busto marmoreo settecentesco ritraente la regina Margherita di Navarra che secondo la tradizione fu la generosa fondatrice del monastero nel 1763.
“La nuova struttura – ha dichiarato il Commissario dell’Ente Parco Antonio Ceraolo – andrà a comporre un altro tassello del ricco patrimonio artistico dei Nebrodi e fungerà da laboratorio didattico - museale per incentivare una nuova frontiera turistica che ne apprezzi non solo le risorse naturali ma anche quelle architettoniche. L’opera peraltro conferma l’importanza e la perfetta sintonia di intenti tra il Comune di San Marco d’Alunzio ed il Parco, proiettando a livello nazionale l’attività di ricerca per avvicinare studiosi e fruitori del Parco alla conoscenza ed alla valorizzazione del territorio”.