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Ciclopi, pesca di frodo

Una denuncia alla Procura della Repubblica con sequestro penale di attrezzature per svariate migliaia di euro. Ma anche due chilogrammi di occhi di bue “salvati” e rigettati in acqua. E’ il risultato della complessa operazione di controllo del territorio nell’Area marina protetta Isole Ciclopi eseguita giovedì pomeriggio dal personale della Capitaneria di porto di Catania, del Locamare di Aci Trezza e dei carabinieri della stazione castellese coordinati dalla compagnia di Acireale. A finire nella rete dei controlli della Capitaneria di porto, dopo quasi due ore di appostamenti nello specchio acqueo antistante il mercato ittico di Aci Trezza, il subacqueo A. S., catanese di 24 anni. Un’operazione che il personale della Capitaneria di porto ha condotto a termine, intorno alle 16,30, cogliendo con le mani nel sacco il subacqueo, già denunciato più volte per lo stesso reato, con due chilogrammi di occhi di bue. Per il subacqueo è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica per pesca con autorespiratore in zona vietata oltre al sequestro penale della muta, bombole, giubbotto ad assetto variabile e ganci per un valore di diverse migliaia di euro. Il giovane, infatti, stava pescando in piena zona ‘B’, di riserva generale, dell’Amp Isole Ciclopi.
Il pescato, dopo i necessari controlli dei veterinari dell’Ausl di Acireale, è stato rigettato in acqua. Continuano dunque i controlli a tappeto della Capitaneria di porto nell’Amp Isole Ciclopi per combattere il fenomeno della pesca di frodo.
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