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Pesca, molte le osservazioni

Legambiente, Marevivo e WWF, pur accogliendo positivamente il pacchetto di misure proposte dalla Commissione europea per combattere la pesca illegale, non regolamentata e non dichiarata (IUU), inviano oggi ai Servizi del Parlamento europeo un documento congiunto di osservazioni relativo ai contenuti del Regolamento sulla pesca non regolamentata e non dichiarata (IUU) in discussione domani a Bruxelles.

Le associazioni, così come già ribadito dalla Corte dei Conti Europea in un’indagine relativa alla raccolta dati, sottolineano che:

I dati relativi alle attività di pesca raccolti negli Stati membri appaiono spesso incompleti e poco affidabili;

le procedure di ispezione attuate a livello nazionale rischiano pertanto di essere inefficaci;

le sanzioni imposte dalle autorità nazionali non sono tali da produrre un reale effetto dissuasivo.

“Queste carenze - sostengono unitariamente Legambiente, MAREVIVO e WWF - non riescono a proteggere né le risorse ittiche né quanto meno gli stessi pescatori che rispettano le regole, ed in più costituiscono un grave ostacolo alla lotta contro chi pratica attività di pesca illegale, non regolamentata e non dichiarata.
Solo superando tali limiti, e lasciando che le regole valgano anche per le imbarcazioni comunitarie, la proposta di Regolamento della Commissione può diventare un importante elemento di rafforzamento della politica europea della pesca, rendendo al contempo l’azione comunitaria più credibile e legittima”.

La pesca illegale, oltre a rappresentare una grave forma di concorrenza sleale e a provocare una distorsione del mercato a favore di operatori senza scrupoli, comporta un elevato costo ecologico aggravando infatti la situazione del 75% degli stock ittici mondiali già sfruttati al massimo o sovrasfruttati dalle attività di pesca legali, impedendone così qualsiasi prospettiva di recupero e vanificando le misure di conservazione degli habitat marini adottate dagli organismi regionali.

 
 
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