Lampedusa, distrutto centro
Completamente distrutta da un incendio la struttura in legno realizzata all’ingresso della zona A della Riserva Naturale “Isola di Lampedusa”, come punto d’accoglienza, informazione e ristoro destinato alla pubblica fruizione della spiaggia dei Conigli a Lampedusa. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco e i Carabinieri di Lampedusa, che hanno raccolto alcuni reperti (alcune bottiglie in plastica con resti di carburante e un paio di guanti in lattice) che indicherebbero la chiara matrice dolosa dell’incendio. La struttura avrebbe dovuto essere inaugurata prima della stagione estiva. Era stata realizzata dall’Area Marina Protetta “Isole Pelagie” gestita dal Comune di Lampedusa con un finanziamento del Ministero dell’Ambiente, nell’ambito del Progetto denominato “Fruizione ecocompatibile della spiaggia dei Conigli” presentato in partenariato con la Riserva Naturale regionale gestita da Legambiente Sicilia. Questo progetto prevede la strutturazione della spiaggia, l’organizzazione e l’offerta di servizi finalizzati alla fruizione naturalistica di uno degli ultimi luoghi d’Italia dove nidifica la tartaruga marina, nonché di uno dei luoghi più belli e interessanti del Mediterraneo. La struttura data alle fiamme era molto particolare, progettata dallo studio “A&V Architetti Abate e Vigevano” di Roma. L’impiego di materiali naturali e la lavorazione artigianale, la scelta del fotovoltaico, la ricerca di forme essenziali e di soluzioni compatibili con la particolarità dei luoghi, contribuivano a qualificare la struttura come un intervento esemplare e innovativo.
I lavori, dell’importo di 112.000 euro, erano stati affidati dal Comune di Lampedusa all’EDILMECCANICA di Agrigento, e comprendevano anche la realizzazione di tre punti d’ombra in legno, già collocati lungo il percorso alla spiaggia, e la collocazione di pannelli fotovoltaici sulla tettoia del chiosco di legno, per fortuna non ancora stati installati dall’impresa.
Il progetto “Fruizione ecocompatibile della spiaggia dei Conigli” era già stato avviato nel 2006 con la regolamentazione della balneazione e delle attività commerciali, suddividendo la spiaggia in due settori, dei quali uno vietato agli ombrelloni, e contingentando il numero degli ombrelloni nell’altro settore. Tale progetto, inoltre, si inserisce in un più vasto programma di interventi di recupero ambientale dell’area, in parte già realizzato nell’ambito del Progetto LIFE DELTA che si è chiuso a maggio del 2007, in parte in corso di realizzazione da parte dell’Azienda Foreste Demaniali della Regione Sicilia, che sta attuando in questi giorni interventi di sistemazione della viabilità d’accesso alla baia dei Conigli.
Nell’area dei Conigli, inoltre, sono già stati completati:
- i lavori di recupero ambientale del versante sopra la spiaggia, con interventi di ingegneria naturalistica e messa a dimora di piante autoctone, realizzati da Legambiente, ente gestore della Riserva Naturale con finanziamento della Comunità Europea nell’ambito del DELTA LIFE;
- i lavori del Progetto INSPICO, di sistemazione e recupero della viabilità d’accesso alla spiaggia, realizzati dal Comune di Lampedusa con finanziamento del Ministero dell’Ambiente.
“Nell’area dei Conigli – dichiara Giuseppe Sorrentino, direttore dell’Area marina protetta – abbiamo concentrato il massimo impegno, realizzando il primo esempio in Italia di gestione integrata mare-terra. Continueremo a portare avanti il “Progetto di Fruizione ecocompatibile”, perché la spiaggia dei Conigli possa continuare ad essere un esempio di come è possibile far convivere la fruizione balneare con la protezione della tartaruga marina”
“Questo atto criminoso – dichiara Giusi Nicolini, Legambiente, direttore della Riserva Naturale – ha ridotto in cenere il punto di accoglienza, ma non potrà certamente fermare un processo di difesa e valorizzazione della spiaggia dei Conigli, che ha dato grandi e straordinari risultati non solo per la visibile rinaturalizzazione in atto, ma anche in termini di consenso sociale, risultati riconosciuti di recente anche con encomio da parte della Commissione Europea”.
Il Sindaco di Lampedusa Dino De Rubeis, recatosi immediatamente sui luoghi, ha condannato il vile gesto anche per il grave danno che reca all’immagine dell’isola, e ha garantito che il punto di accoglienza sarà
ricostruito prima possibile, rinnovando l’impegno del Comune nella salvaguardia della spiaggia dei Conigli. “Una spiaggia – ha dichiarato il Sindaco - importantissima per lo sviluppo turistico di Lampedusa e che, per la sua bellezza, è nel cuore non solo dei lampedusani.
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