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Messina, centro recupero

Apre le attività il Centro di Recupero della Fauna Selvatica di Messina, dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali che, al pari di quello regionale di Ficuzza, di quello di Enna e Ragusa, funzionerà come un vero e proprio ospedale per gli uccelli: cura, riabilitazione e reimmissione in natura degli” "ospiti”.
"L’Azienda si avvia a completare – dice il Dott. Nicola Maranto, Dirigente dell’Ufficio Provinciale di Messina- la rete di servizi sul territorio per far fronte a tutte quelle emergenze, dall’assistenza alla cura alla riabilitazione della fauna selvatica”. In appena due lustri si è registrata un’alta percentuale di recupero degli esemplari feriti o affetti da patologie che si aggira attorno al 35%, superiore agli standard europei e che pone la Regione Sicilia tra le più avanzate in Europa in tema di tutela della biodiversità degli animali che occupano un ruolo importante per gli equilibri naturali. Il centro, un ex fortezza militare, sito in località Forte Ferrraro, a Colle san Rizzo,recuperato dall ‘ARFD ed attrezzato con apparecchiature medico-assistenziali per curare gli esemplari feriti sia dai bracconieri durante la migrazione sia per la grande quantità di migratori in transito o affetti da patologie, sarà gestito dall’Associazione Mediterranea per la Natura, il cui personale gia’ da oltre un decennio ha svolto attività di recupero della fauna selvatica. Anna Giordano, insignita nel ’98 del Nobel per l’Ambiente, è presidente onorario. “Un sogno che si realizza, grazie all’Azienda –dichiara Deborah Ricciardi, presidente dell’associazione- perché possiamo finalmente salvare gli esemplari, alcuni dei quali arrivano anche dalla Calabria, che troviamo in difficoltà e restituirli al loro habitat naturale”. Rotta migratoria d’importanza internazionale, la Sicilia, terra intermedia tra l’Africa (dove svernano) ed il continente europeo (dove nidificano) è la regione italiana in assoluto più importante per la migrazione degli uccelli che tendono ad attraversare le distese marine nei tratti più brevi. Come lo Stretto Messina che rappresenta, insieme allo Stretto di Gibilterra e a quello del Bosforo, uno dei tre più importanti d’ Europa,punto di transito obbligato di oltre 25.000 rapaci in due mesi (aprile e maggio).
Sullo Stretto sono state censite ben 32 specie diverse di rapaci,alcune delle quali molto rare o minacciate d’ estinzione. Come l’Aquila imperiale, Falco della Regina, Astore, Falco Sacro, Grillaio, Lanario, Aquila del Bonelli.Il Centro è dotato di una sala operatoria dove i “pazienti”vengono operati e dove si eseguono le pratiche di disinfezione e cura. A parte, si trova una sala didattica, luogo versatile ,nel quale possono essere visionati filmati o tenute brevi conferenze, lezioni o seminari operativi. Nella parte non esposta al pubblico si trova l’area di convalescenza e riabilitazione. Le sezioni che accolgono gli animali prendono nomi diversi:voliere di stabulazione,di quarantena e di riabilitazione. Gli animali vengono spostati man mano che procedono nella guarigione sino ad arrivare nei tunnel di riabilitazione dentro i quali possono riprendere le attività di movimento e ,se uccelli,possono rafforzare i muscoli alari. La nursery,serve invece ad ospitare i nidiacei giunti al centro. In una sezione apposita, detta delle voliere didattiche,vengono esposti al pubblico i cosiddetti irrecuperabili:sono uccelli che non possono essere più riammessi in natura o per gravi lesioni permanenti subite o perché improntati, cioè troppi abituati alla presenza dell’uomo.”L’esposizione al pubblico-spiega Deborah Ricciardi-serve a far riflettere su quali siano le conseguenze dei danni a cui sono sottoposti gli animali ,per lo più a causa dell’uomo.”Una volta guariti, gli uccelli dopo essere stati inanellati e registrati,vengono liberati in natura ,se possibile nelle stesse zone di provenienza. Si fa particolare attenzione alla liberazione degli uccelli migratori per far sì che possano ricongiungersi,nel periodo giusto,ai propri simili in transito. Per i gruppi che volessero visitare il Centro, è preferibile la prenotazione ai seguenti numeri:3333600682 oppure allo 090662820.
 
 
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