Punteruolo, allarme in Sicilia
Palermo, Catania, Trapani, Ragusa e a giorni i primi interventi anche nell’agrigentino.
Proseguono con sempre maggiore intensità, nelle varie province dell’isola, le attività dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali nella difficile lotta al Punteruolo Rosso.
Una battaglia, quella contro l’insetto killer delle palme, che nonostante il perfezionamento delle strategie, continua a presentare una serie di problemi legati anche alla natura di alcuni interventi di eradicazione, che rallentano le operazioni, specie quando si tratta di esemplari secolari alti anche 30 metri o di piante collocate in particolari aree, quali possono essere i giardini privati.
Ad oggi nelle quattro province colpite dall’insetto, sono almeno mille le palme già abbattute e trasportate negli appositi centri di biotriturazione dall’Azienda Foreste; a fronte comunque di circa tremila segnalazioni giunte al Servizio Fitosanitario Regionale. Per questo motivo infatti, la stessa Azienda, oltre ad auspicare una sempre maggiore collaborazione da parte di comuni e altri enti e in attesa di ulteriori stanziamenti, sta aumentando il numero di squadre impiegate, coinvolgendo al suo interno altro personale idoneo a questo tipo d’intervento. Intervento che, occorre ricordalo, prevede il taglio della parte infetta della palma, il confezionamento in una rete a maglie fitte per il trasporto su camion fino all’apposito centro provinciale di biotriturazione, nonché il conferimento in discarica del materiale cippato.
Oltre 200 le palme già abbattute nel palermitano dall’Azienda Foreste (400 in totale quelle abbattute in collaborazione con il comune), che sta fronteggiando l’emergenza con due squadre e che presto interverrà con una terza squadra, nel tentativo di far fronte alle circa mille segnalazioni giunte fino ad oggi al Servizio Fitosanitario, soprattutto in città dove sono stati predisposti due centri di biotriturazione: uno a Fondo Uditore e uno a Partanna Mondello, in locali messi a disposizione dall’ESA, l’Ente di Sviluppo Agricolo che sta operando in sinergia con l’Azienda anche nelle altre province.
Già 500 invece, le palme infette eradicate nel Catanese e almeno altrettante le segnalazioni sulle quali l’Azienda sta intervenendo con due squadre. Acireale il luogo più colpito, ma si registrano casi in circa venticinque paesi, fino a 60 chilometri dalla stessa Acireale.
Difficile la situazione anche nella Provincia di Trapani dove sono state abbattute almeno 300 palme su un totale anche qui di circa mille segnalazioni. Il focolaio più grosso a Marsala, dove ne sono già state abbattute 160 su un totale di circa 600 segnalate. Più di 200 palme infette anche a Mazara del Vallo, 80 quelle già eradicate. Focolai anche a Trapani, Petrosino, Erice, Valderice e qualche segnalazione inoltre a Paceco, Salemi e Campobello di Mazara.
Incerta la situazione a Ragusa, dove sono state abbattute più di 30 palme nella zona tra Marina di Ragusa e Santa Croce Camerina, sulle circa 70 segnalazioni ufficiali. Ma si pensa che le palme attaccate dal punteruolo siano molte di più.
Primi focolai anche nell’agrigentino dove a giorni l’Azienda interverrà con una squadra, per far fronte alle segnalazione, una decina, che riguarderebbero alcuni paesi quali Sciacca, Menfi, Ribera e la stessa Lampedusa.
Diversi i casi anche di privati che provvedono autonomamente all’eradicazione della palma infetta, ai quali si ricorda comunque l’obbligo di conferire il materiale eliminato nei suddetti centri di smaltimento predisposti dall’Azienda.
Le segnalazioni di infezione della palma vanno inviate al Servizio Fitosanitario Regionale ai seguenti numeri: Palermo e Agrigento 091 6852733, Acireale 095 894538, Trapani, 0923 828713, Ragusa 0932 988609.
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