''Madre mediterranea''
Sorsi di Nero d’Avola accompagnati dalle note del jazz. Così Tobias Piller ha raccontato la Sicilia alla Germania col suo articolo “Jazz zum Nero d’Avola”, che si è aggiudicato il primo premio di Sicilia Madre Mediterranea. Per la stampa nazionale il vincitore è stato Fabrizio Piacente (Rai TG2), che ha partecipato con due servizi televisivi su Eat Parade dedicati al “Cibo di strada a Palermo” e a “Caltagirone”. La cerimoniali premiazione è stata condotta ieri nella suggestiva cornice della sala Basile dell’Hotel Villa Igiea Hilton di Palermo, da Alfredo Tesio, giornalista italo-danese, segretario del Premio, e Rosa Ricciardi, giornalista della Rai.
A consegnare i premi, concessi dagli sponsor WindJet, Banca Don Rizzo di Alcamo (Trapani), Confezionando e il Massimo Plaza Hotel di Palermo, è stato l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via. «Lo scopo dell’iniziativa giunta alla sua terza edizione – ha spiegato l’assessore – è stato quello di premiare i giornalisti che sono riusciti a portare in giro per il mondo l’essenza dell’identità e il patrimonio culturale della Sicilia». E per contribuire alla promozione dell’Isola a margine della serata l’assessore La Via ha presentato agli ospiti il marchio Sicilia Agricoltura, che identificherà l’agroalimentare siciliano di qualità. «Un valore aggiunto per i produttori e una garanzia per i consumatori».
Altri sette sono stati i premi assegnati. Al giapponese Tetsuro Akanegakubo che ha partecipato con una serie di articoli dedicati all’Isola, frutto dei suoi viaggi in moto alla ricerca di angoli suggestivi e sapori forti: olive, arance rosse, dolci vino e cioccolata sono stati al centro dei suoi racconti. All’olandese Aart Heering che ha raccontato invece “Il ritorno della mela cotogna”, un frutto quasi dimenticato che ha assaporato e apprezzato durante la sua visita in Sicilia. E ancora al danese Jesper Uhrup Jensen, che ha descritto il viaggio sensoriale nell’Isola come “Un’offerta che non si può rifiutare”. O a Peter Loewe che dalla Svezia ha raccontato i “Profumi di Sicilia” e a Benigna Mallebrein, che ha attraversato coi suoi articoli un “Percorso attraverso i millenni di tradizione culinaria in Sicilia”. E per la stampa nazionale a Marcello Coronini con “Annata superiore” e “L’autoctono dei Nebrodi”, dedicato a un presidio SlowFood (il suino nero) e a Giovanni Piscolla, che ha creato in un anno di lavoro un percorso enogastronomico che parte dal Trapanese, con la bottarga, il Marsala e le saline, passa da Ciaculli, nota per il mandarino che è anch’esso un presidio SlowFood, per poi approdare sull’Etna, dove “ribolle” l’arancia rossa.
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