Bellolampo, tutela sito natura 2000
Una lettera all’assessorato territorio e ambiente per chiedere di non rilasciare l’autorizzazione integrata ambientale per il termovalorizzatore di Bellolampo, una lunga nota argomentata al presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, per sollecitare la riscrittura del piano regionale dei rifiuti e la revoca delle autorizzazioni per la costruzione di tutti gli inceneritori. A scriverle sono la Cgil siciliana, Italia Nostra, Legambiente e Wwf alla vigilia della conferenza di servizio su Bellolampo, in programma domani, e in vista della manifestazione regionale che si terra’ il 15 dicembre a Catania su iniziativa di un cartello di sigle che comprende quelle appena citate. Durante la conferenza di servizio davanti l’assessorato all’ambiente si terra’ un sit – in di protesta contro l’inceneritore. Secondo i promotori dell’iniziativa la concessione dell’autorizzazione per Bellolampo va rigettata “poiche’ l’impresa ha avviato i lavori, poi sospesi, senza il rispetto delle prescrizioni in un sito che fa parte della rete Natura 2000 e a seguito di un appalto dichiarato illegittimo dalla Corte di giustizia europea”. Se si andasse avanti, secondo Cgil, Wwf, Italia Nostra e Legambiente “c’e’ il rischio di penali pesanti da parte della Commissione europea e di gravi danni erariali”. A Cuffaro, invece, le 4 sigle ricordano oltre alla condanna della Corte di giustizia europea, la non disponibilita’ delle aree individuate, i rilievi della Corte dei Conti sulla procedura per gli appalti, il fatto che i 4 impianti previsti sono “sovradimensionati”. Al Presidente della Regione la richiesta dunque di un “nuovo piano regionale che attui effettivamente il ciclo integrato dei rifiuti alla luce del fallimento degli obiettivi prefissati in precedenza”.
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