Forestali in presidio
I lavoratori antincendio della forestale, di Palermo e della provincia, sono in presidio permanente davanti all’Ars da lunedì scorso. Hanno piazzato un gazebo, ombrelloni, sedie e tavoli e si sono stabiliti sul marciapiede di piazza Indipendenza. I 1400 lavoratori antincendio della forestale dei 9 nove distretti di Palermo e provincia chiedono l’applicazione dell’accordo sindacale per passare da 101 a 151 giornate lavorative. Ogni giorno presidiano la piazza, mangiano e riposano in tenda, i lavoratori di un distretto diverso.
Il presidio è stato organizzato in maniera spontanea dai lavoratori, iscritti ai tre sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil. La Flai-Cgil dà sostegno alla loro mobilitazione. «Il governo si è impegnato negli incontri delle settimane scorse ma ancora l’accordo sindacale non si è trasformato in legge della Regione - afferma Tonino Russo, della Flai-Cgil di Palermo - Il presidio è autonomo. Ma i lavoratori di tutte e tre le sigle hanno chiesto la presenza dei sindacati. Noi esprimiamo non solo solidarietà a questi lavoratori ma riteniamo che la loro azione serva a sostenere tutta la vertenza a livello regionale per il passaggio dei lavoratori dell’anticendio, che in Sicilia sono 6 mila, alla fascia superiore. Il governo si sta impegnando ma ancora risultati veri non ne abbiamo visti». L’assessore all’Agricoltura ha informato i sindacati sulla volontà di reperire risorse a livello nazionale sui finanziamenti nei capitoli che riguardano gli incendi. «Dopo l’emergenza di quest’estate in Sicilia, con i morti di Patti e i numerosi incendi che hanno danneggiato intere località di villeggiatura e lambito diversi paesi di montagna non c’è stato un intervento serio da parte della Regione - aggiunge Russo - Stabilizzare non significa solo dare lavoro a un contingente stabile di forestali che passando alle 151 giornate coprirebbe il periodo critico per gli incendi, da maggio a ottobre. Ma significa riuscire a fronteggiare gli incendi in Sicilia, una battaglia irrinunciabile per un’isola che per colpa del clima e della desertificazione è esposta ai roghi dei mesi estivi più di ogni altra regione».
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