Si è conclusa la Borsa verde dei territori rurali europei, manifestazione dedicata all’offerta turistica dei territori rurali.
L’iniziativa, appuntamento fisso per gli appassionati della natura, si candida a diventare il più importante appuntamento annuale per lo sviluppo delle aree rurali.
La splendida cornice del Parco del Cilento e Vallo di Diano, tra arte, ambiente, enogastronomia e tradizioni ha offerto un panorama quanto mai variegato delle potenzialità e dell’offerta dei territori italiani, ed in particolare dei Parchi e delle aree protette.
Alla manifestazione ha partecipato il Parco fluviale dell’Alcantara, che nell’ambito del progetto denominato “Turismo verde” finanziato dall’Assessorato regionale al Turismo della Regione Sicilia, ha promosso i paesi e gli itinerari dell’unico parco fluviale siciliano, riscuotendo apprezzamenti sia dagli organizzatori che dal pubblico.
Presenti presso lo stand dell’Assessorato al Turismo tutti i partners del progetto, tra cui gli altri Parchi siciliani (Etna, Madonie e Nebrodi) che hanno promosso congiuntamente le proposte delle aree di interesse naturalistico più interessanti della Regione.
Anche il Parco dei Nebrodi presente con un proprio stand all’interno dell’area dedicata ai parchi regionali siciliani.
“Promuovere il territorio del Parco, con il settore dell’accoglienza quali strutture ricettive e di ristorazione, oltre ai prodotti tipici – ha dichiarato il Commissario straordinario Antonio Ceraolo – rappresenta uno degli obiettivi principali dell’Ente e la presenza in questa importante e specialistica vetrina di turismo eco-sostenibile è sicuramente uno dei modi migliori per far conoscere l’enorme patrimonio dei Nebrodi”.
Alla manifestazione anche la Riserva Naturale Orientata Capo Rama, gestita dal WWF Italia. La partecipazione alla fiera è stata inserita all’interno del progetto interregionale “Turismo Verde”, promosso e finanziato dall’Assessorato al Turismo, Comunicazioni e Trasporti - Dipartimento Turismo della Regione Siciliana.
L’evento, studiato per valorizzare e promuovere le peculiarità rurali, la tutela della natura, la cultura del cibo tradizionale, i percorsi del gusto, le tradizioni locali, ha permesso di dare visibilità al consistente patrimonio di risorse naturali, culturali e tradizionali nell’ambito dell’econaturalismo.