Simeto, pesca di frodo
Una diga per convogliare i pesci dentro una nassa lunga circa 25 metri. L'improvvisata "opera idraulica" disposta da pescatori di frodo non è sfuggita ai componenti di una pattuglia della Polizia provinciale impegnata all'interno dell'Oasi del Simeto di Catania per un servizio di tutela ambientale finalizzato a individuare e reprimere eventuali prelievi abusivi di acqua dal corso del fiume. Tondini di ferro, palificazioni in legno e detriti vari sono stati utilizzati per strozzare il corso d'acqua e consentire così, tramite la lunga nassa, con un'apertura di circa 60 centimetri, una comoda e, speravano, fruttuosa pesca, che è stata però interrotta dagli agenti provinciali. All'interno della rete sono stati trovati diversi chili di pescato, vivo e morto, novellame, anguille di varie dimensioni e un gabbiano dal becco giallo, morto. I pesci ancora vivi sono stati rimessi in libertà e l'attrezzatura posta sotto sequestro giudiziario.
|