Nebrodi, visita Società Botanica
Nell’ambito delle attività lanciate dal 102° congresso della Società Botanica Italiana, svoltosi nei giorni scorsi presso l’orto botanico di Palermo, a cura del Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università di Palermo, il Parco dei Nebrodi ha ospitato la visita di una delegazione di alto profilo scientifico.
Da mercoledì 26 a sabato 29, al centro del forum soprattutto la cultura della biodiversità e le biodiversità culturali negli orti botanici italiani. Inoltre, principi e metodi per la conservazione della biodiversità vegetale e reintroduzioni delle specie della flora autoctona in Italia. Il dibattito è stato animato dal confronto tra le peculiarità ed esperienze maturate in diverse realtà territoriali. Le attività post-congresso hanno previsto una serie di escursioni: giardini storici (le ville di Bagheria), Parco delle Madonie (Frassineti da manna e querce monumentali) e, appunto, Parco dei Nebrodi (aspetti peculiari di vegetazione forestale).
La Società botanica italiana è un’associazione scientifica composta da professionisti e cultori della materia il cui fine è lo sviluppo e la diffusione delle conoscenze sugli organismi vegetali. Organizza annualmente, in diverse località d’Italia, congressi, che si articolano in sedute scientifiche su temi vari e giornate a tema unico (conservazione e gestione della natura, aspetti della sistematica, struttura, fisiologia e riproduzione dei vari gruppi di vegetali) ed escursioni in luoghi di alto interesse naturalistico o strutture di importanza applicativa inerenti le Scienze botaniche.
“Insigni studiosi del mondo scientifico, in particolare botanico, hanno apprezzato le bellezze del nostro territorio – sottolinea il commissario straordinario del Parco dei Nebrodi, Salvatore Giarratana – hanno visitato luoghi suggestivi, rilevanti anche dal punto di vista della ricerca scientifica. Sono stati, in particolare, protagonisti di una escursione scientifica, guidata dalla professoressa Francesca Maria Raimondo, preside della Facoltà di Scienze dell’Università di Palermo, attraverso le aree naturali più importanti del Parco. Tra i progetti presi in considerazione: la realizzazione della banca del germoplasma vegetale e i lavori di selvicoltura naturalistica in località Sollazzo Verde. Notevoli gli apprezzamenti venuti in proposito e che dimostrano come sia di fondamentale importanza realizzare momenti di riflessione e studio come questi, in cui studiosi, ricercatori e tecnici del settore si mettono a confronto su tematiche specifiche.”
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