Etna, vertice processionaria
Sarà l’intervento dell’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente Rossana Interlandi a concludere l’incontro sul tema “Il monitoraggio della processionaria dei pini: strumento di conoscenza e di gestione delle pinete del Parco dell’Etna”, in programma mercoledì 26 settembre presso la sede dell’Ente Parco, il Monastero di San Nicolò La Rena a Nicolosi.
I lavori saranno aperti, alle ore 10, dall’introduzione del Commissario Straordinario del Parco dell’Etna Pietro Alfredo Scaffidi Abbate, seguita dalla presentazione delle tematiche dell’incontro ad opera del direttore dell’Ente Giuseppe Spina.
Seguiranno gli interventi del professore Santi Longo, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Fitosanitarie dell’Università di Catania sul tema “Indagini sulla dinamica di popolazione della processionaria dei pini nelle pinete etnee”; di Rosa Spampinato, dirigente agronomo del Parco, su “L’esperienza del Parco dell’Etna nella gestione della popolazione di processionaria dei pini”; del dottor Sebastiano Privitera, dell’Assessorato Agricoltura e Foreste, Osservatorio per le malattie delle piante di Acireale U.O. 54, su “Processionaria dei pini: aspetti normativi alla luce della revisione del Decreto 17.04.98 e funzioni del Servizio Fitosanitario Regionale”; del dottor Francesco Platania, del Servizio Igiene, Alimenti e Nutrizione dell’Asl 3 su “L’uso in sicurezza di presidi fitosanitari”; del dottor Giovanni Cannaò, dell’Azienda Ospedaliera Garibaldi – Currò- Ascoli Tomaselli di Catania, su “Aspetti clinici dell’allergia alla Processionaria”. Chiuderà il dibattito, alle 13, l’intervento dell’Assessore al Territorio Rossana Interlandi.
All’interno del Parco dell’Etna le pinete costituiscono ambienti di grande interesse naturalistico, tanto da essere inserite fra gli habitat prioritari della Direttiva Cee 92/43. L’ecosistema pineta ospita numerose specie vegetali e animali che concorrono alla sua evoluzione. In alcune specifiche condizioni ambientali, la presenza di una di queste specie, la “Processionaria” dei pini, può destare attenzione. Questo lepidottero è presente in forma endemica in tutto il bacino del Mediterraneo dove, nel corso del tempo, le sue popolazioni subiscono ampie oscillazioni. In siti particolarmente vulnerabili, la densità di popolazione può talvolta raggiungere livelli tali da imporre l’adozione di specifiche misure di contenimento. Tali misure si rendono necessarie anche perché le larve dell’insetto, a partire dalla terza età, presentano peli urticanti per l’uomo e per gli animali a sangue caldo.
Pertanto, risulta di fondamentale importanza monitorare le dinamiche della popolazioni della specie, per valutare l’opportunità di ricorrere ad eventuali azioni di contenimento e per individuare le modalità operative da adottare; specifiche indicazioni normative in materia sono attualmente oggetto del D.M. 17.04.1998. In sostanza, il monitoraggio diventa elemento strategico per conoscere e gestire le pinete, fornendo in tal modo un necessario servizio alle comunità locali.
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