Isolabella, il FAI non c'entra
Il Fondo per l’Ambientale Italiano, non ha mai presentato richiesta per la gestione dell’Isolabella di Taormina. Lo ha reso noto il direttore generale del Fondo, Marco Magnifico, secondo il quale: “Si tratta di un sito difficile da gestire anche perché non c’è un ingresso da controllare. La Riserva di Taormina –prosegue- è un bene ambientale certamente magnifico che non è, però, in sintonia con il nostro modo di operare. A nostro avviso, per una gestione ottimale, bisogna coinvolgere un ente locale. Mi riferisco alla Provincia di Messina o al Comune di Taormina”.
Magnifico, così prosegue: “Noi non abbiamo mai avanzato nessuna proposta e non abbiamo, di conseguenza, nessun progetto per l’Isolabella. E’ vero, invece, che durante un breve incontro con l’assessore ai BBCC della regione Sicilia, Lino Leanza, la questione è stata affrontata. Ma si è trattato solo di uno scambio d’idee. Nulla di concreto”.
Restano per la gestione dell’Isolabella le candidature della Fondazione Jean-Michel Cousteau’s, della Provincia Regionale di Messina e del WWF che avrebbe ribadito la sua disponibilità a tornare a Taormina per proseguire il lavoro svolto per otto anni ed interrottosi nel 2006.
La Fondazione Cousteau’s Italia, che ha sede a Lucca, è intenzionata ad aprire a Taormina una seconda sede italiana, proprio ad Isolabella di Taormina: “ Perché si tratta di un sito di straordinaria qualità ambientale, perchè Taormina è al centro della Sicilia e la Sicilia si trova al centro del Mediterraneo”.
Intanto a Taormina c’è grande attesa per il tavolo di concertazione che è in programma per giovedì 29, anziché il 27, settembre. “Speriamo –dice il vice sindaco, Eligio Giardina- che nel corso del vertice si possa arrivare ad una soluzione. Il Comune è pronto a fare la sua parte”.
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