Etna, emergenza cenere
Sono bastate undici ore di pioggia vulcanica per creare disagi alla viabilità e alle popolazioni dei Comuni di Zafferana, Milo, S. Alfio, Giarre, Riposto e Mascali. La copiosa sabbia fuoriuscita nei giorni scorsi dal vulcano ha procurato in alcune zone etnee ingenti danni alle colture, in particolare ai noccioleti e frutteti, che hanno perso l’ottanta per cento del raccolto, e ai vigneti per i quali si stima una stagione di raccolta piuttosto modesta.
Un’indagine cognitiva per calcolare i danni complessivi e i provvedimenti da porre in essere è stata svolta da i sindaci dei Comuni interessati e dai rappresentanti del Dipartimento regionale di protezione civile, invitati a partecipare a un tavolo di lavoro indetto dall’assessore provinciale alla Protezione Civile, Marco Falcone, nei locali della Provincia del Centro direzionale Nuovaluce.
Ai sindaci dei comuni di Giarre, Teresa Sodano; di Milo, Giuseppe Messina; di Riposto, Carmelo D’Urso; agli assessori del Comune di Sant’Alfio, Alfio Bonanno; di Zafferana, Santo Scuderi; di Mascali, Maurizio Mosca; e all’ing. De Maria del Comune di Riposto, l’assessore Falcone ha anticipato l’incontro che lo stesso avrà giovedì prossimo con il dirigente generale della Protezione civile della Regione Siciliana, Salvatore Cocina, al quale rappresenterà i problemi scaturiti dall’incontro con i sindaci. “L’evento della cenere vulcanica non può più dirsi occasionale – ha detto l’assessore Falcone – in quanto periodicamente da qualche anno a questa parte il fenomeno si presenta con una certa frequenza. Abbiamo già provveduto a ripulire diversi chilometri di strade interessate e nei prossimi giorni contiamo di ultimare la pulizia. Per aiutare i Comuni che anno difficoltà con i bilanci cercheremo di intervenire anche sulle scuole non di pertinenza dell’Ente per pulire i tetti e le grondaie”.
I sindaci presenti hanno avanzato l’ipotesi di chiedere lo stato di calamità naturale trovando disponibilità per accelerare i tempi, dopo che i Comuni avranno formalizzato le richieste, dall’ing. Franco Impellizzeri del Dipartimento regionale Protezione civile Rischio vulcano, presente al tavolo tecnico. Lo stesso Impellizzeri ha suggerito agli amministratori locali di prevedere nei loro strumenti finanziari somme extra da utilizzare in caso di eventuali eventi naturali calamitosi, e a sensibilizzare i cittadini affinché provvedano in tempi brevi alla pulizia della sabbia vulcanica nelle strutture private per evitare ulteriori danni in caso di pioggia.
Il dirigente provinciale responsabile alla viabilità, ing. Giovanni Di Mauro, ha specificato di avere censito ventotto strade interessate alla pulizia della cenere e che si è già provveduto a interventi sulla Sp 84, in prossimità del castagno dei cento cavalli, sulla Sp 59/I, primo tratto della strada che congiunge Zafferana a Milo, sulla Sp 59/III Linguaglossa Presa, e sulla Sp 5/I Giarre S. Alfio Fornazzo. L’ing. Di Mauro ha, infine, invitato i sindaci a individuare i luoghi dove potere scaricare la cenere vulcanica raccolta.
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