Grande successo anche all’estero per Design Zingaro, la mostra itinerante realizzata allo Zingaro da docenti e studenti dei corsi di laurea in design, packaging e merchandising, in disegno industriale e in progettazione ambientale, delle Facoltà di Scienze della Formazione e di Architettura, in collaborazione con l’ente gestore, l’Azienda Regionale Foreste Demaniali e con i maestri intrecciatori della Riserva.
Una mostra che si snoda attraverso un percorso che racconta la sapienza della più antica arte dell’umanità, l’arte dell’Intreccio delle fibre vegetali e che ha portato alla creazione di strumenti innovativi e creativi di design industriale che si trovano lungo i sentieri della Riserva, tra cui l’ormai famosa girandola con la foglia di Palma nana.
L’iniziativa, che ha già richiamato migliaia di visitatori e che rimarrà aperta fino al 10 ottobre, ha suscitato molto interesse anche nell’ambito delle attività afferenti al progetto Comunitario INTERREG III B - ARCHIMED - TechNet (Trans Euro Mediterranean Cultural Heritage NETwork), di cui si è discusso in Grecia ad Heraklion (Creta) nel corso del recente Forum export, a cui ha preso parte tra gli altri, il direttore della Riserva dello Zingaro Vincenzo Bertolino. Tale progetto comunitario ha come obiettivo la definizione di una strategia innovativa di sviluppo sostenibile, da proporre in sede comunitaria, come pratica per promuovere un modello per la crescita dei piccoli borghi marinari, che punti su iniziative di valorizzazione delle caratterizzazioni culturali identitarie di questi insediamenti e delle comunità di appartenenza. Iniziative compatibili con la tutela delle risorse paesaggistiche, di quelle naturali, della biodiversità e che che siano in grado di accrescere, non solo da un punto di vista turistico, l'attrattività delle valenze qualitative di questi territori.
“Con Design Zingaro - ha sottolineato il direttore della Riserva Vincenzo Bertolino- la Riserva è stata trasformata in un vero e proprio laboratorio en plan air dove poter direttamente studiare e riconoscere le piante, l’ambiente naturale in cui crescono e sperimentare con i maestri intrecciatori nuove forme per la realizzazione d’oggetti in grado di poter fornire un’immagine innovativa alla stessa Riserva. Tra le principali finalità di questa attività -ha proseguito il dirigente dell’Azienda Foreste- quella di sostenere l’idea che è possibile perseguire un’economia d’impresa basata su innovazioni eco-compatibili e rivolte allo sviluppo dell’intera collettività”.