Vacanze nei centri recupero
Non solo mare e sole per le vacanze, ma l’estate è anche l’occasione per imparare a conoscere più da vicino il mondo della fauna selvatica e a prendersi cura degli animali vittime di bracconaggio o di traumi incidentali. Al Centro di Recupero Regionale della Fauna Selvatica di Ficuzza, nella splendida Riserva Naturale Orientata che ricade tra i territori di Corleone, Godrano, Mezzojuso e Monreale, istituito nel ’94 dall’Azienda Regionale Foreste Demaniali e gestito dai volontari della Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli, è stato creato un vero e proprio ospedale per la cura e la riabilitazione ed infine la liberazione, dei falchi, delle poiane e di altri esemplari della fauna selvatica, feriti che arrivano ogni giorno da tutta la Sicilia.” Appena pervenuti vengono immediatamente visitati da esperti veterinari-spiega il prof. Giovanni Giardina, della LIPU, responsabile del Centro- che, in base alla gravità del caso, stabiliscono il tipo di intervento da effettuare”. Al suo interno il Centro che è aperto tutti i giorni dalle 09,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 20,00,dispone di locali e spazi dalla sala chirurgica alla nursery, dalle voliere didattiche a quelle per la convalescenza e la riabilitazione, in base ai diversi tipi di interventi terapeutici da effettuare, alle diverse specie animali da ospitare, per le finalita’ divulgative. Il Centro è aperto anche alle visite di gruppi e di classi scolastiche ( le visite devono essere prenotate ai numeri 091/8464062-8460107).”Circa 16 mila i visitatori, molti dei quali studenti- continua il professore Giardina- che ci chiedono di vivere il Centro, occupandosi del lavoro che svolgiamo quotidianamente, dalla pulizia delle voliere all’accudimento degli animali con l’assistenza dei nostri volontari”. E c’è chi, dopo un training di pochi giorni, scopre la sua vocazione da naturalista. Come Giuseppe ( il nome è di fantasia) che con i suoi 13 anni è la mascotte del Centro. “Sono venuto qui con i miei compagni -racconta- e adesso ho chiesto ai miei genitori di voler trascorrere le giornate estive al Centro dando una mano ai volontari della LIPU”. Le soddisfazioni non mancano. ”Proprio in questi giorni è stata liberata una poiana che era stata portata da una persona che l’aveva trovata ferita sul Parco dei Nebrodi e proprio a me è stato consentito di librarla in volo: ho provato una grande emozione e mi piacerebbe condividere quest’esperienza con altri miei coetanei per far capire loro che ,oltre la tv , il computer e la play station, il mondo che ci circonda ,che abbiamo ogni giorno sotto gli occhi, senza neanche più guardarlo, è pieno di mille sorprese tutte da scoprire”. Il Centro, provvisto di scivoli, è idoneo per l’accessibilità ai disabili. “Ma è nostra intenzione coinvolgerli nella nostra attività- spiega il responsabile- con un progetto che, ancora in itinere, sarà presto realizzato”.
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