Fondo Siciliano libera 7 caretta
Prosegue l'impegno del Fondo Siciliano per la Natura per le tartarughe marine nel Mediterraneo, con attività di recupero - cura, rilascio in habitat naturale e ricerca scientifica, con il coivolgimento di numerosi centri Universitari di tutta Italia, organizzazioni
specializzate in Cheloni marini (Stazione Zoologica Anton Dohrn Napoli) e altre
associazioni ambientaliste come CTS, a cui il Fondo ha dato il suo contributo quale
sostenitore del LIFE "Tartanet", che ha visto il coinvolgimento diretto del Ministero dell'Ambiente.
L'evento per eccellenza è sicuramente il rilascio in mare di questi cheloni, sono dei rettili che ci riconducono a tempi molto remoti, particolarmente minacciati dalla pressione antropica, ma protteti da diverse normative e centri specializzati nel recupero, una su tutte la Convenzione di Barcellona, da cui sono estratte le linee guida UNEP (Nazioni Unite) per la
salvaguardia delle tartarughe marine.
Domenica 01 luglio, 7 esemplari di Caretta caretta sono state liberate nell'AMP
"Isole dei Ciclopi", uno scrigno di natura al centro del Mediterraneo, la giornata organizzata da Carmelo Nicoloso vicepresidente del Fondo Siciliano per la Natura, ha visto coivolto direttamente il CRRFS&TM di Comiso diretto dal dott. Gianni Insacco, coaudivato da diversi volontari, qualcuno proveniente da fuori Sicilia per svolgere attivita' di stage, proprio la sinergia con l'Universita' di Catania ha consentito alla volontaria Anna Leotta di laurearsi con una tesi sulla Caretta caretta.
Il direttore dell'AMP Emanuele Mollica oltre a partecipare all'evento, ha fornito il
necessario supporto per l'ospitalita' al CRAL della STMicroelectronics, mettendo a
disposizione l'imbarcazione con il fondo trasparente, la RFVA di Ragusa con il
dott. Carmelo Alfano ha svolti i compiti d'istituto preposti dalla legge in materia
di fauna selvatica, la Guardia Costiera con una motovedetta ed un gommone ha
ottimizzato lo svolgimento dell'intera liberazione, compreso l'imbarco delle
tartarughe marine.
Per i numerosi bambini che hanno partecipato alla liberazione ma anche ai genitori
che li accompagnavano, l'evento e' stato un buon sussidio di educazione ambientale,
sicuramente molto diretto, perche' grazie al ns. sub Luca Signorelli sono riusciti
ad ammirare dalla barca a fondo trasparente le tartarughe marine
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