A Francavilla di Sicilia si va completando l'offerta turistica ai visitatori del Parco dell'Alcantara. A poca distanza dalla sede del Parco Fluviale, dopo un lungo periodo di lavori, è infatti stato ufficialmente inaugurato l'«Antiquarium».
Alla cerimonia inaugurale, adiacente Palazzo Cagnone, in procinto di essere adibito a museo etnoantropologico, la presentazione da parte di Lino Lenza, assessore regionale ai Beni Culturali e Ambientali, Nunzio Priolo, direttore del Parco Fluviale, Antonio D’Aquino, deputato all’Ars, Gianfilippo Villari, soprintendente di Messina, Giovanna Maria Bacci, direttore del Servizio Beni Archeologici della Soprintendenza di Messina, Umberto Spigo, direttore dei lavori dell’area archeologica di Francavilla e responsabile scientifico del Progetto Por Sicilia 2001-2006, asse 2, misura 2.0.1
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L’immobile, ricavato da un preesistente alloggio popolare in disuso, ospiterà permanentemente i reperti archeologici di epoca greca (V secolo a. C.) affiorati nei decenni scorsi (a partire dal 1979) dal sottosuolo di Francavilla di Sicilia e sino a oggi conservati ed esposti presso il Museo Regionale «Paolo Orsi» di Siracusa. «È questa una delle principali conquiste della mia Amministrazione» dichiara entusiasta il sindaco Salvatore Nuciforo «perché c’era molto scetticismo sul fatto che i pregevoli ritrovamenti potessero essere riaffidati al territorio in cui sono stati rinvenuti. Invece, grazie alla virtuosa collaborazione tra la nostra municipalità e la Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Messina, siamo riusciti nell’impresa, sicuramente apportatrice di cultura e turismo in quanto la notorietà dei reperti francavillesi ha varcato i confini nazionali e, pertanto, il nostro paese diverrà una meta “obbligata” per studiosi, appassionati, scolaresche e semplici visitatori che vorranno toccare con mano una fondamentale pagina di storia della Sicilia. Possiamo ben dire» conclude il primo cittadino «che Francavilla si riappropria delle sue origini elleniche».
Dal Museo «Orsi», in particolare, perverranno al nuovo Antiquarium terrecotte figurative, frammenti di ceramica figurata e reperti vari del valore complessivo pari a 292.900 euro. Inoltre, la Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Messina riporterà a Francavilla le monete e i reperti ceramici interi e frammentari da essa rinvenuti durante le campagne di scavo condotte negli ultimi anni nei siti archeologici francavillesi e che, complessivamente, presentano un valore stimato in 58.515 euro.