Montagna, insediato osservatorio
Si è riunito nei giorni a Palermo, presso l'Ufficio Speciale Montagna dell'Assessorato regionale Territorio e Ambiente, l'osservatorio regionale dei comuni montani istituito a settembre per mettere a fuoco i problemi della montagna in Sicilia. Presente all'incontro, accanto al direttore dell'ufficio Cavarretta, anche il capo di gabinetto dell'Assessorato, Alfredo Scaffidi Abbate . Per l'occasione, alla presenza di un centinaio di sindaci e rappresentanti dei Comuni minori dell'Isola, sono state tracciate le tappe del percorso che dovrebbe portare all'approvcazione del nuovo ddl sulla montagna. Presentato anche uno studio che illustra il crescente spopolamento dei comuni di montagna. "Frenare questa emorragia - ha spiegato Cavarretta - è un dovere istituzionale, per questo lavoriamo da tempo ad un nuovo strumento di legge che consentirà di rilanciare la politica della montagna in Sicilia".
Per Alfredo Scaffidi Abbate occorre spingere verso "l'appetibilità della fruizione", aprire cioè le realtà montane al grande pubblico. Piccoli scrigni che potrebbero attirare grandi flussi turistici, proprio in virtù della loro dimensione urbana a misura d'uomo, lontana e diversa dal contesto cittadino.
In Sicilia i comuni con meno di mille abitanti sono 22, quelli al di sotto dei 2000 sono 32, 21 infine quelli con meno di tremila residenti. Le piccole realtà cittadine si trovano (è il caso della provincia di Messina) abbarbicate su alture e paesaggi unici, in contesti ambientali e naturali tutelati dai vincoli dei parchi. Una opportunità che presto la Regione riconsidererà anche grazie al recente rifinanziamento del progetto Motris per il turismo relazionale, che stanzia consistenti fondi per il recupero delle case abbandonate nei centri storici dei comuni minori e di montagna.
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