Alla Riserva dello Zingaro si accede, previo pagamento di un piccolo ingresso,
da uno sterrato che si diparte dai dintorni del borgo di Scopello,
l'antico baglio di origine araba oggi punto obbligato per il turista non
solo per l'ottima degustazione di pane condito, e per la visita alla tonnara,
ma anche per i faraglioni torriati che si ergono superbi sull'azzurro del mare.
Circa 1500 ettari di riserva, costellati da palme nane che si affacciano su
un mare cristallino, con diverse calette ognuna in grado di ospitare poche
decine di bagnanti.
L'ente gestore ha condotto un'opera di recupero urbanistico e culturale,
ripristinando le antiche capanne dei caprai, allestendo mostre permanenti
della cultura contadina locale, basata sull'allevamento, la produzione
di ricotta e l'artigianato dei giunchi intrecciati.
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