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Video Notizia • 13 Dicembre 2006
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Durata: 02:00 (mm/ss) |
Guardaboschi, chiuso il corso
L'assessore regionale alle Foreste La Via: "Un impegno fondamentale" |
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Nel 2002, la Regione ha introdotto la figura del guardaboschi con il “Piano per la difesa
della vegetazione dagli incendi”, incaricato dell pianificazione, della creazione di mappe
dinamiche di rischio incendio, di telerilevamento, e della definizione del programma di vigilanza
e dell’attuazione di iniziative formative nell’ambito dell’antincendio.
Le province che hanno sottoscritto il maggior numero di protocolli d’intesa sono Enna, Palermo,
Catania e Siracusa, Messina, Ragusa, Caltanissetta, Agrigento e Trapani.
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I guardaboschi come i volontari devono assicurare almeno 30 servizi nel corso di un anno,
di cui almeno 20 tra maggio e ottobre.
«L’associazione che sottoscrive il protocollo d’intesa si impegna a garantire la disponibilità
operativa almeno nei periodi di grave pericolosità per gli incendi boschivi.
I guardaboschi sono dotati di un distintivo che permette di riconoscerli così da creare un’azione
deterrente nei confronti di piromani e incendiari.
Alla presenza dei guardaboschi è corrisposta una migliore attività di prevenzione sul territorio
siciliano e una più attenta salvaguardia degli incendi dolosi dei boschi e della vegetazione nel suo
complesso. E tenuto conto del ruolo fondamentale svolto dai volontari nella riduzione del numero degli
incendi e soprattutto delle superfici boscate percorse dal fuoco, è nata l’esigenza di avviare un
percorso formativo per fornire quelle competenze e capacità di gestione indispensabili per il lavoro
da svolgere.
Così, l’Ufficio speciale servizio antincendio boschivo ha dato il via a corsi, articolati in
sei moduli di otto ore ciscuno, finalizzati all’acquisizione di nozioni essenziali sui rischi,
le finalità e le mansioni.
Un sistema di informazione digitale è stato trasmesso sul sito
www.ilguardaboschi.it dove è
possibile avere in tempo reale tutte le informazioni sull’attività svolta dalle associzioni di
volontariato come il numero di servizi effettuati e le ore di presenza di ciascun volontario;
la gestione dei risultati, della posta elettronica, degli archivi e delle news.
Un vero e proprio centro di raccolta e di smistamento delle informazioni, ma anche come un filo
diretto con le associazioni, creando un canale preferenziale di sensibilizzazione e di
reciproca collaborazione.
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