Vai al nuovo sito web SiciliaParchi.it

venerdì 22 novembre 2024 • 02:22.09 Collegamento alla pagina SiciliaParchi su Facebook 
[Link esterno, apre una nuova finestra]  Collegamento al canale YouTube di SiciliaParchi 
[Link esterno, apre una nuova finestra]
Imposta Sicilia Parchi come pagina iniziale  Aggiungi Sicilia Parchi.com all'elenco dei tuoi siti preferiti
        Torna alla Home Page
Icona menù "Progetto"
Icona menù "Parchi"
Icona menù "Riserve naturali"
Icona menù "Archivio News"
Icona menù "Foto e Video"
Motore di Ricerca
Visualizza Riserve per:
ProvinciaEnte Gestore
 
Riserve naturali gestite da: "Azienda Foreste"
Monte Cofano
Monte Cofano

Estensione totale: 537,5 Ha;
Riferimenti geografici: I.G.M.I. 1:25.000 (V); Fg.: 248 III N.E.;

Profilo netto e deciso, visibile da Erice come da Castellammare, Monte Cofano (659 metri slm) , massicio calcareo ricadente nel Comune di Custonaci,  è una vasta area naturalistica con significative emergenze geologiche, vegetazionali ed antropologiche.  Vi si trovano grotte famose  per gli appassionati di speleologia, come l'Abisso delle Gole, la grotta di Monte Cofano I, con l'annessa Sala del fantasma.

La Riserva Naturale Orientata, istituita nel 1997, annovera quasi 350 piante diverse, molte delle quali ovviamente tipicamente rupestri, quali palme nane (la giumarra), ed altre capaci di resistere agli incendi ed alle frequenti alte temperature estive. Anche se comunque non sono del tutto scomparse le tracce di  vegetazione arborea a leccio che un tempo doveva ammantare i fianchi del Monte Cofano. dal punto di vista botanico, una delle emergenze più significative è la presenza della Disa, l'ampelodesma di grosse dimensioni dove si rifugia ogni sorta di piccoli mammiferi e ovovivipari

Falchi pellegrini nidificano sulle rupi a strapiombo, ma non mancano i martin pescatore, mentre la la rara aquila del Bonelli, hanno trovato qui il loro habitat.
L'area di Monte Cofano a pochi passi dalla riserva dello Zingaro, fu abitato già in epoca paleolitica. Il borgo di Scurati, dentro l'omonima grotta, con i suoi graffiti, ne è un esempio. E' qui che torna a rivivere ogni natale il rito del pane. Di rilievo anche gli antri di Miceli e Mangiapane dove sono state rinvenute testimonianze archeologiche risalenti al periodo paleolitico.

Più in basso, verso il mare, alcune torri di avvistamento spagnole e una tonnara completano il giro turistico, suggerendo la capillare rete organizzativa delle vecchie torri di avvistamento che nel 1500 Camillo Camilliani volle in Sicilia.

Come raggiungerla:
La riserva è raggiungibile da Palermo e da Trapani attraverso l’autostrada A29 Pa-TP: usciti allo svincolo di Castellammare del Golfo si imboccherà la SS 187 (direzione Trapani), fino al bivio per San Vito Lo Capo, proseguendo per il borgo di Purgatorio, ad un km prima di questo centro abitato, una strada sulla sinistra raggiunge la montagna.

Gestisce l’Azienda foreste Via Libertà, 97, 90143 Palermo Tel. ++39 91 6274235 - Fax 091 6274201
Ufficio provinciale di trapani: 0923 .. 807111 oppure  807-231

Home Page • Il progetto • Mappa del sito
Accessibilità • Privacy • Credits • Links • Rassegna stampa • Contatti