Estensione totale: 5862,07 Ha;
Riferimenti geografici: I.G.M.I. 1:25.000 (V); FFgg.: 258 II S.O. – II S.E.; 266 I N.O. – I N.E.;
La dolce valle del Sosio, sospesa fra le province di Agrigento e Palermo, esattamente rra i Comuni di Burgio, Bivona, Palazzo Adriano e Chiusa Sclafani, costituisce un ecosistema ricco di falde acquifere naturali, dove si è creato - ed ora tutelato, dal 1997 con riserva naturale orientata - un habitat ideale per alcuni rari grandi rapaci quali l’aquila del Bonelli, il gheppio, il nibbio reale.
Nel tipico bosco di querci ed aceri, trovano riparo conigli e piccoli mammiferi. Notevoli gli aspetti geologici e geopaleontologici , con presenze di rocce di tipo a calcari compatti. Per questo sono facilmente reperibili durante l'escursione esempi di fauna e flora fossile.
La valle Sosio ospita lecci, roverelle e boschidi conifere. E' una delle ultime stazioni del gatto selvatico. Segnalata anche la presenza della martora, e tra i rettili, la vipera, ragion per cui durante l'escursione sarà bene essere prudenti.
Come raggiungerla: La riserva si può raggiungere da Palermo e da Agrigento.
Da Palermo: imboccare l’autostrada A19 PA – CT ed uscire allo svincolo di Villabate da cui ci si immette sullo scorrimento veloce Palermo-Agrigento (SS 121) e procedere sino all’uscita per Bolognetta. Da qui seguire le indicazioni per Marineo (SS 118) e proseguire in direzione Corleone: dalla SS 118 corleonese-agrigentina, a 3 km dal comune di Burgio, si svolta a sinistra per una strada asfaltata che poi diventa bianca: proseguire per 5 km. Arrivati ad un bivio, si può approdare, a destra, nell’area attrezzata dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali denominata “Menta”. Se si sceglie di immergersi nel bosco di Sant’Adriano, invece, svoltare a sinistra.
Da Agrigento: SS 115 per Sciacca, uscita a Ribera, quindi imboccare la SS 386 per Burgio; circa 2 km prima di San Carlo girare a destra fino ai piedi del monte, dove ci sono le rovine del Castello di Cristia.