Estensione totale: 744 Ha;
Riferimenti geografici: I.G.M.I. 1:25.000; FFgg.: 260 II S.O.; 268 I N.O.;
A pochi passi da Leonforte, quest’area naturalistica di notevole valore copre circa 750 ettari. Il vincolo di protezione è stato istituito nel 1999, per le sue emergenze vegetazionali, quali i boschi di roverella, i lecci (un sempreverde che può raggiungere i 25 metri di altezza), pino ed eucalipto. La Gestione è dell’Azienda Foreste. Nel sottobosco, ricco di pungitopo, vivono tutt’oggi picchi e scoiattoli, ricci e donnole. Alcuni rapaci sono tornati a nidificare da queste parti. Lo sparviere, in particolare, nidifica sui rami più alti degli alberi o, a volte, anche in mezzo ai cespugli. Si nutre di uccelletti e piccoli mammiferi che caccia, sia nei boschi che in terreni coltivati, e che cattura dopo essersi slanciato in vertiginose e spettacolari picchiate .
Il Monte Altesina, la cui cima permette un’osservazione a trecentosessanta gradi, fu sicuramente utilizzato dall’uomo, che vi scavava le sue tombe, sin dall’età del Bronzo e dalla prima età del Ferro. Ritrovamenti di ceramica sicula e greca testimoniano il passaggio di popolazioni diverse; nei dintorni sono ancora visibili le rovine di insediamenti risalenti al I millennio a.C.. La sua sommità servì soprattutto per il controllo delle vie di penetrazione, ma fu anche rifugio delle popolazioni locali durante le incursioni degli invasori. Questo sito registra presenze fino al periodo tardo-normanno.
Come raggiungerla:
Partendo da Enna, imboccare la Statale 121 per Leonforte, da qui prendere la strada per Villadoro in direzione nord: dopo 14 km si raggiunge il lembo estremo dell’area tutelata.
Ufficio provinciale Enna: 0935/565401
Informazioni e visite Azienda Speciale Silvo-pastorale del comune di Nicosia, tel. 0935.638520.
Distaccamento forestale di Nicosia, tel. 0935.646637.