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Riapre Forte Vittoria

 Ha riaperto i battenti stamattina il Forte Vittoria, la fortificazione realizzata all’interno del porto di Augusta ed oggetto di recenti restauri eseguiti dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Siracusa. Interventi, per un ammontare di 5 milioni di euro provenienti dai fondi europei 2000-2006, che hanno permesso di restituire ai turisti e alla cittadinanza una struttura i cui lavori di realizzazione furono avviati nel 1300 ad opera di Federico II e poi completati nel ‘500 dagli spagnoli. Una struttura di proprietà del Demanio, ma attualmente in carico dell’Autorità portuale di Augusta, che sarà destinata ad attività culturali, di ricerca e di formazione nel campo ambientale.
“Questo progetto di recupero e valorizzazione del Forte Vittoria – ha spiegato Mariella Muti della Soprintendenza di Siracusa nel corso del convegno dal titolo “Recupero dei beni in dismissione e sviluppo sostenibile” che si è tenuto al Forte Vittoria -, permetterà di restituire un gioiello di particolare rilevanza architettonica alla città di Augusta, una delle più depauperate della Sicilia orientale. Adesso il Forte Vittoria, grazie ai finanziamenti dell’Unione europea, è dotato di gruppo elettrogeno, desalinatore, ascensore, cucine, uffici ed arredi oltre alle sale destinate alla formazione, ricerca e alle attività museali”. All’interno del piano inferiore (un tempo destinato alle celle del carcere e poi al lazzaretto e ai forni crematoi), infatti, sono state allestite sale per i servizi tecnologici, le cucine e l’area museale. Nel piano superiore, invece, che un tempo ospitava l’ospedale, spazio agli uffici, ai laboratori di ricerca e di formazione e alla foresteria.
“Il Forte Vittoria sarà inserito nei circuiti di turismo ecosostenibile e scolastico come il progetto ScuolAmbiente, che comprende aree protette e beni naturalistici e architettonici dell’area Siracusana – ha spiegato Angelo Messina, delegato del rettore dell’Università di Catania ai Rapporti con le istituzioni per la valorizzazione delle aree protette -, potrebbe anche ospitare alcune fasi delle lezioni dell’Accademia Mediterranea per l’Ambiente che sarà attivata nel 2010. Si tratta di una struttura di formazione d’eccellenza rivolta a diplomati, laureati di primo livello e laureati di secondo livello provenienti, così come i docenti, dall’intera area del Mediterraneo, un pass importante per accedere al mondo del lavoro”. Per Concetto Amore, direttore del Cutgana, Centro interfacoltà dell’Università, il Forte Vittoria “nell’ambito di una collaborazione della Marina Militare potrà diventare un centro di ricerca e di sviluppo per l’intera area industriale siracusana”. Un tema su cui è intervenuto Antonino Cuspilici, direttore dell’Ufficio speciale Aree ad elevato rischio di crisi ambientale: “Insieme con il Cutgana abbiamo già definito l’aggiornamento dei Piani di risanamento delle aree industrializzate e adesso stiamo lavorando allo sviluppo sostenibile di questi territori utilizzando le risorse presenti e tra questi, non solo le aree protette, ma anche la ex centrale Nuce della Erg in dismissione, l’hangar di Augusta e il Forte Vittoria, insomma una rete museale di archeologia industriale”. Soddisfatti anche Pietro Bernardo, presidente dell’Autorità portuale di Augusta, e l’ammiraglio Andrea Toscano, comandante della Capitaneria di porto di Augusta: “Si tratta di un momento importante per valorizzare beni in dismissione della nostra rada di Augusta che diventeranno sede di ricerca, formazione e turismo sostenibile”. Nel corso del convegno sono stati presentati il progetto di realizzazione del museo all’interno del sommergibile “Mocenigo”, altro bene in dismissione della Marina Militare, e il recupero del Forte Garcia (con finanziamenti europei nell’ambito del Por 2007-2013 pari a 2,5 milioni di euro).
 
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