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Capogallo e Isola delle Femmine |
Dominata dal tipico profilo della falesia di Capo Gallo e racchiuso nell'abbraccio
ideale dell'isolotto di Isola delle femmine, stretta dunque fra due riserve naturali in
un contesto segnato dalla presenza storica dell'uomo, l'Area marina protetta di Capogallo
di Capo Gallo e Isola delle Femmine è stata istituita dal Ministero per l'Ambiente nel
2002 per tutelarne la specificità costituita da una biodiversità marina di eccezionale livello
scientifico.
La qualità delle sue acque è testimoniata del resto dalla presenza di un fenomeno
già visibile dalla costa, il marciapiede (o trottoir) a vermeti originato da un mollusco
la cui calcificazione dà origine ad una struttura solida.
I fondali ricchi di cavità e depressioni, le grotte sommerse e semi sommerse danno
vita ad un ambiente sottomarino ricco di ittiofauna: nella zona sottocosta ecco dunque i saraghi,
gli scorfani, labridi. Nei fondali rocciosi, troviamo corvine, cernie e murene.
Non rari i dentici e il barracuda mediterraneo, che vivono indisturbati cacciando in praterie
di Posidonia oceanica.
Nonostante prediliga i fondali sabbiosi, a ponente di Capo Gallo
questa alga si trova anche sulla roccia.
Una escursione subacquea rivela poi la presenza di splendidi coralli come il corallium rubrum (corallo rosso),
le bellissime gorgonie rosse, di alghe con varie forme e colori e di
numerose specie di spugne in particolare l'axinella cannbina volgarmente detta spubna a colonna.
La fauna marina pelagica, variabilmente con le correnti e la posizione geografica,
comprende meduse della specie Rhizostoma pulmo, il cosiddetto polmone di mare.
Per i grandi vertebrati pelagici l'elenco annovera le ricciole, i tonni e persino alcune
tartarughe della specie Caretta caretta ed alcuni mammiferi marini.
Tanti i siti d'immersione visionabili esclusivamente con i centri diving autorizzati,
uno tra i più famosi siti d'immersione è lo Jk 52;
un aereo teesco della seconda guerra mondiale che giace a -47 metri di profondità.
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